venerdì 13 dicembre 2013

IMU: aliquota al massimo in 338 su 8093!

San Giovanni è uno dei 338 comuni (su 8093 in totale) dove l'aliquota dell'IMU sulla prima casa è al massimo.
 
Dal sito:

ROMA - I dati non sono completi, perché alcuni atti devono essere ancora raccolti dal ministero dell’Economia, ma scaduto il termine di legge per decidere, i Comuni che hanno deliberato per il 2013 un’aliquota sulla prima casa superiore al 4 per mille, e che dunque costringeranno i propri cittadini a passare alla cassa entro la metà del prossimo mese di gennaio, sono quasi 2.400 su poco più di 8 mila. Le attese, dunque, sono confermate, come la difficoltà per il governo di coprire con un nuovo stanziamento nella legge di Stabilità o nello stesso decreto Imu, la quota rimasta a carico dei cittadini, il 40% della maggiorazione rispetto all’aliquota base.
Secondo le analisi dell’Ifel, il centro studi dell’Associazione Nazionale dei Comuni, i municipi con l’aliquota Imu 2013 sulla prima casa superiore a quella base sono 2.391, 50 dei quali capoluoghi di provincia. Mentre sono esattamente 5.013 i Comuni che per quest’anno hanno deciso di confermare o hanno mantenuto al livello del 2012 l’imposta sugli altri immobili di abitazione (seconde e terze case) oltre l’aliquota di base del 7,6 per mille. Nel complesso, i Comuni che hanno voluto, o dovuto, rimettere mano alle imposte sulla casa nel corso di quest’anno, sono oltre la metà: 4.550 su un totale di 8.093 municipi.

Per quanto riguarda la casa di abitazione, secondo i dati aggiornati a ieri dall’Ifel, i Comuni con l’aliquota al massimo livello possibile, il 6 per mille, sono 338, mentre quelli dove il livello della tassa si colloca tra il 5 e il 6 per mille sono ben 1.329. Sono invece 5.702 i municipi dove quest’anno, grazie ai due decreti del governo che hanno cancellato le due rate di giugno e dicembre, non si pagheranno tasse sulla prima casa.
Tra i Comuni capoluogo, sono 21 quelli che per il 2013 hanno portato o confermato al livello massimo sia l’aliquota per la prima casa che per gli altri immobili. Tra questi Milano, Napoli, Catania, Messina, Brescia, Parma, Perugia, Ancona e Piacenza. Sempre tra i capoluoghi, i Comuni che riscuotono meno tasse sulle abitazioni sono quelli de L’Aquila, Biella, Aosta, Bolzano, Gorizia, Iglesias, Olbia, Lanusei, Tempio Pausania e Tortolì, dove non si paga nulla sulla prima casa, mentre per le altre abitazioni è applicata l’aliquota base del 7,6 per mille.

Molti Comuni a vocazione turistica, compensano con imposte elevate sulle seconde e terze case lo sgravio completo sulla casa di abitazione. È il caso, ad esempio, di Cortina d’Ampezzo, Asiago, Auronzo di Cadore, Ponte di Legno, Temù, Jesolo e Golfo Aranci, dove l’aliquota sulla prima casa è ad appena il 2 per mille, mentre quella sugli altri immobili, in pratica le case di vacanza, è al livello massimo del 10,6 per mille.

Allo stato delle cose nei 2.391 Comuni che tengono le tasse sulla prima casa oltre il 4 per mille, a gennaio si dovrà pagare il 40% della differenza. Alla Camera, però, si discuterà presto un emendamento del Pd che prevede la detraibilità di quanto pagato per il 2013 sulla casa di abitazione, dalla Tasi, la nuova imposta che dall’anno prossimo sostituirà l’Imu. Per compensare serviranno circa 300 milioni di euro e lo stesso emendamento prevede che i Comuni possano alzare oltre il tetto del 10,6 per mille le imposte sulle “terze” e “quarte” case. Ma le cose potrebbero cambiare anche con qualche modifica al decreto che cancella parzialmente la seconda rata Imu, appena arrivato all’esame del Senato.

sabato 23 novembre 2013

Cinquantaquattresimo consiglio


Nel consiglio comunale di giovedì sera (guarda il video del consiglio), la maggioranza con la benevola astensione del Pdl ha approvato il ritorno alla Tarsu revocando il regolamento e le tariffe Tares approvate lo scorso 1° luglio.
MENTELOCALE ha votato contro in quanto con questo provvedimento si rende possibile un aumento delle tasse sui rifiuti. Le entrate derivanti dalla Tares ammontavano ad euro 1.661.351,21. Le entrate previste con l’introduzione della Tarsu ammontano invece ad euro 1.789.987,95 con un aumento di euro 128.636,74 derivanti dall’applicazione dell’addizionale ECA. L’aumento si registra anche rispetto alle entrate Tarsu 2012 che sono state pari ad euro 1.763.933,59.
Se può essere condivisibile diminuire le tariffe per il servizio rifiuti per le famiglie numerose e per alcune utenze non domestiche (cosa che MENTELOCALE aveva però già richiesto nel consiglio del 1° luglio), non è accettabile approfittare del ritorno alla Tarsu per aumentare le entrate relative al servizio rifiuti il cui costo – che nel frattempo non è aumentato - era già ampiamente coperto dalle entrate della Tares.
Occorre infatti rammentare che il costo effettivo del servizio di gestione dei rifiuti approvato con la deliberazione n.35 del 1° luglio 2013 è pari ad euro 1.618.464,25, di cui euro 1.403.466,63 vanno ad Hera ed euro 214.997,62 al Comune per i costi di gestione del tributo e servizi integrativi a quelli svolti da Hera per il servizio di lavaggio e spazzamento strade.
In realtà, come è emerso chiaramente nella discussione successiva sull’assestamento generale del bilancio, si è verificata una minore entrata sulla parte corrente di risorse derivanti da oneri di urbanizzazione pari ad euro 200.000,00 che l’amministrazione, invece di abbassare la spesa, ha scelto di coprire anche con l’aumento della tassa sui rifiuti.
Non si comprende pertanto come si possa giustificare tale manovra affermando che il “maggiore gettito è dovuto ad un maggior imponibile ma non lo paga il cittadino” in quanto, come noto, tutte le entrate fiscali iscritte nel bilancio di competenza sono da sempre coperte con le tasse dei cittadini.

Rassegna stampa locale

lunedì 18 novembre 2013

Più tasse con la Tarsu

All’ordine del giorno del consiglio comunale di giovedì 21 novembre 2013 c’è una proposta di deliberazione con la quale l’amministrazione intende tornare al regime Tarsu revocando regolamento e tariffe Tares approvate lo scorso luglio.

Il ‘passaggio’ è consentito da una norma di recente approvazione: l’art.5, comma 4-quater del D.L. n. 102/2013 “Disposizioni urgenti in materia di IMU, di altra fiscalità immobiliare, di sostegno alle politiche abitative e di finanza locale, nonché di cassa integrazione guadagni e di trattamenti pensionistici” così come convertito in legge in data 28/10/2013 (L. n. 124/2013) che permette ai Comuni di determinare i costi del servizio rifiuti e le relative tariffe sulla base dei criteri previsti e applicati nel 2012 con riferimento al regime di prelievo in vigore in tale anno (Tia o Tarsu).

A San Giovanni questo ritorno rischia di produrre degli effetti negativi sulla già pesante pressione tributaria. Con questa manovra infatti (come risulta dai dati contabili contenuti nella seconda proposta di deliberazione in discussione relativa all’approvazione dell’assestamento generale del bilancio) il gettito della Tarsu 2013 aumenta rispetto a quanto si sarebbe incassato con la Tares di euro 128.636,74, nonostante il costo del servizio di gestione di rifiuti resti invariato rispetto alle previsioni.

L’aumento è motivato dal fatto che il Comune continua ad applicare alla Tarsu l’addizionale ECA che la Tares ha eliminato.

La proposta di deliberazione  è corredata dei pareri favorevoli del revisore dei conti e della responsabile del servizio finanziario datati 12 novembre 2013.

Il 13 novembre 2013, però, il Ministero dell’Economia e della Finanze con risposta scritta in Commissione Finanze della Camera ad una precisa interrogazione del deputato Giovanni Paglia di SEL ha escluso, tra l’altro, la possibilità per il Comune che decide di tornare alla Tia o alla Tarsu di continuare ad applicare il medesimo regime di prelievo vigente nel 2012 che prevedeva anche imposte (come l’IVA per la Tia) ed addizionali (come l’ECA per la Tarsu). I Comuni in pratica possono determinare i costi e le tariffe del servizio rifiuti applicando i criteri e le aliquote Tarsu 2012 al posto di quelli introdotti dalla Tares, ma non possono appesantire il tributo con ulteriori balzelli che la Tares ha definitivamente abrogato.

Dato che il costo del servizio di gestione dei rifiuti non è aumentato e risulta comunque coperto, occorre pertanto eliminare dalla previsione del gettito Tarsu 2013 l’importo derivante dall’applicazione dell’addizionale ECA per euro 128.636,74 in quanto non dovuto. In caso contrario, il Comune si espone al rischio di futuri e giustificati ricorsi da parte dei cittadini.

Non è accettabile aumentare ulteriormente le già pesanti tasse per i rifiuti (comunque in aumento rispetto al 2012) per coprire con i maggiori proventi altri buchi di bilancio (determinati per esempio da minori entrate derivanti da oneri di urbanizzazioni).


Per queste ragioni chiediamo che le proposte di deliberazione in discussione vengano ritirate o modificate tenendo conto delle recentissime indicazioni del Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Consiglio Comunale del 21 novembre 2013

Ordine del giorno del consiglio comunale di martedì 15 ottobre 2013 ore 20,45

  1. Eventuali comunicazioni del Sindaco.
  2. Approvazione verbali sedute precedenti.
  3. Modifica del Regolamento per l’applicazione della Tassa di Smaltimento Rifiuti Solidi Urbani (TARSU) approvato con delibera del C.C. n° 28 del 08/03/1995 e revoca delibere del C.C. n° 36 e n°37 in data 01/07/2013 di approvazione del Regolamento e delle tariffe “TARES”.
  4. Bilancio di Previsione 2013: assestamento generale voci entrata e spasa (ai sensi dell’art. 175 D.Lgs n. 267/2000). 3^ variazione di Bilancio.
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martedì 29 ottobre 2013

Catastrofe consumo di suolo in Italia, “inghiottiti dal cemento 70 ettari al giorno”


Presentato a Roma il IX Rapporto Ispra sulla “Qualità dell’Ambiente Urbano”. Il Paese perde quotidianamente 70 ettari di suoli. Milano e Napoli hanno cementificato il 60% del proprio territorio. A Roma cancellati 35 mila ettari.

L’Italia sta sparendo, e non in senso metaforico. Non c’entra niente lo spread, qui parliamo di cose reali. Speculazione e cemento si stanno mangiando il Paese come un cancro. Hanno creato un deserto e lo chiamano economia.

I dati che emergono dal IX Rapporto Ispra, Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale, sulla Qualità dell’Ambiente Urbano, presentato lo scorso 11 ottobre a Roma, costituiscono la cronaca di una lenta e dolorosa agonia, quella dell’ex Belpaese.

“Crescono le superfici artificiali e impermeabili”, si legge nel comunicato stampa ufficiale, “nel complesso le 51 aree comunali soggette a monitoraggio hanno cementificato un territorio pari a quasi 220.000 ettari (quasi 35.000 solo a Roma) , con un consumo di suolo giornaliero pari a quasi 5 ettari di nuovo territorio perso ogni giorno (sono circa 70 a livello nazionale). Il 7% del consumo giornaliero in Italia è concentrato nelle 51 città analizzate. In testa Napoli e Milano che hanno ormai consumato più del 60% del proprio territorio comunale”.

Numeri che assomigliano ad un epitaffio più che a un grido d’allarme, e che fotografano plasticamente la tragedia di una Nazione che ha deciso di non avere un futuro.

“La maggior parte dei Comuni indagati”, prosegue la nota, “ha destinato a verde pubblico meno del 5% della propria superficie; a Messina, Cagliari e Venezia le più alte quote di aree naturali protette, fondamentali per la conservazione della biodiversità urbana”. Gli esempi positivi, che pur esistono, contribuiscono tuttavia, se possibile, ad aumentare l’amarezza per ciò che non è stato fatto, e soprattutto per ciò che è stato realizzato di devastante, in tutto il territorio italiano. ...

 ... continua sul sito  http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog/2013/10/catastrofe-consumo-di-suolo-in-italia-inghiottiti-dal-cemento-70-ettari-al-giorno/

lunedì 14 ottobre 2013

Revoca consiglio comunale del 15 ottobre

Il  consiglio comunale previsto per martedì 15 ottobre 2013 è stato revocato.
 
per le seguenti ragioni:
 
 
"A seguito di un emendamento presentato alla Camera di modifica del D.L. n.102 del 31/08/2013 che dà la facoltà ai Comuni di continuare ad applicare la Tarsu, in alternativa alla Tares, per l'anno 2013; per tale motivo si ritiene opportuno attendere la conversione in legge del D.L. 102/2013, prima di prendere decisioni definitive in merito all'applicazione della Tares per l'anno 2013".
 



domenica 13 ottobre 2013

Consiglio Comunale del 15 ottobre 2013

Ordine del giorno del consiglio comunale di martedì 15 ottobre 2013 ore 20,45

  1. Eventuali comunicazioni del Sindaco.
  2. Approvazione verbali sedute precedenti.
  3. Modifica Regolamento per l’applicazione del tributo sui rifiuti e sui servizi “TARES” approvato con delibera del Consiglio comunale n° 36 del 01/07/2013.
  4.  Modifica tariffe del tributo comunale sui rifiuti e sui servizi “TARES” anno 2013.
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domenica 6 ottobre 2013

Cinquantatreesimo consiglio

Partiti i saldi di fine stagione!


Nel consiglio comunale di lunedì 30 settembre 2013 sono stati approvati due importanti deliberazioni relative all’impianto golfistico di San Giovanni in Marignano.

Con la prima si sono date direttive ed indirizzi al responsabile del servizio tecnico per attivare un percorso semplificato, ai sensi dell’art.8, comma 1 del DPR 160/2010, per autorizzare l’ampliamento dell’impianto golfistico per 5.000 mq di nuovi edifici, non previsti dal vigente Piano Regolatore Comunale Vigente, (residenza integrata e complementare alla ricettività: 2.500 mq, albergo struttura ricettiva: 1.500 mq, centro riunioni attività ricreative: 1.000 mq) e del campo di gioco in aree tutelate dal Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale.

Con la seconda si è adottata una variante che va a modificare la disciplina degli usi ammessi destinando a residenza tutti gli edifici già esistenti alla data di adozione del PRG (1995), quelli autorizzati alla data della presente variante e altri edifici approvati con titolo edilizio nel 2002. In pratica, questi edifici sono stati spogliati da qualsiasi vincolo di asservimento all’impianto sportivo e da legami con l’attività sportiva. E dunque potranno essere anche venduti. Inoltre, sono stati previsti ulteriori 600 mq di residenziale per edifici destinati ad alloggio dei proprietari, gestori, custodi ed addetti dell’impianto golfistico oppure utenti e ospiti. Infine, la variante estende le tipologie di attività ricettive alberghiere oltre alle normali destinazioni ad alberghi e a residenze alberghiere anche a affittacamere, case ed appartamenti per vacanze ed appartamenti ammobiliati per uso turistico. Con questa variante si intende anche chiudere un contenzioso in corso che la proprietà dell’impianto golfistico ha aperto contro il Comune.

Autorizzare l’ampliamento dell’impianto golfistico e la variazione degli usi ammessi significa infatti portare altro cemento ed introdurre l’urbanizzazione residenziale in una zona paesaggistica tutelata dal PRG e dal PTCP ed entrare in chiaro contrasto con le politiche e le finalità di valorizzazione dell’area Paesaggio Naturale e Seminaturale Protetto del Torrente Conca sulla quale sono stati di recente investiti centinaia di migliaia di euro di risorse pubbliche.

Le regole attuali (PRG, PTCP) non consentono la realizzazione del progetto di ampliamento. Ma attraverso la convocazione di una conferenza dei servizi si intende superare la necessità di un’ulteriore variante agli strumenti urbanistici. Inoltre, la deliberazione dell’ampliamento non ha il parere del responsabile del servizio tecnico nonostante il contenuto dell’atto sia chiaramente tecnico.

Occorre superare la vecchia concezione urbanistica ispirata al consumo di territorio cercando piuttosto di valorizzare il patrimonio ricettivo e congressuale esistente nei dintorni dell’impianto golfistico sia a San Giovanni (ristoranti, bed and breakfast, agriturismi) che nella vicina costa.


Qualche mese fa è stata respinta la richiesta di costruire un nuovo distributore di carburante a Morciano di Romagna in una zona tutelata dal PTCP (che non sembra di maggior pregio di quella dell’impianto golfistico). Ci si chiede allora che tipo di elasticità abbiamo gli strumenti urbanistici deputati alla tutela del territorio e se in tale campo non sia urgente l’adozione di comportamenti coerenti.

sabato 28 settembre 2013

Consiglio Comunale del 30 settembre 2013

Questa giunta in scadenza ha deciso di portare in consiglio l’approvazione di due varianti al PRG per autorizzare la realizzazione di nuove strutture edificabili al golf.
Nonostante questo intervento ricada in un’area che il PRG vigente, il PSC adottato e il PTCP definiscono come zona di tutela dei caratteri ambientali di laghi, bacini e corsi d’acqua.
Non si può conciliare ambiente e sviluppo cambiando le regole che tutelano l’ambiente. (vedi nostro precedente post http://mentelocale-sgm.blogspot.it/2013/03/cemento-al-golf.html)


ordine del giorno:
1. Eventuali comunicazioni del Sindaco;
2. Approvazione verbali sedute precedenti;
3. Adeguamento del Regolamento del Consiglio Comunale al vigente Statuto;
4. Piano comunale di protezione civile - Approvazione
5. Adesione al patto dei Sindaci per ridurre nelle città l’emissione di CO2;
6. Ratifica deliberazione di G.C. n° 102 del 26/08/2013 - Adeguamento risorse d’entrata e interventi di spesa corrente del Bilancio di previsione 2013 - I^ variazione di bilancio;
7. Ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi, verifica della salvaguardia degli equilibri di bilancio anno 2013 e svincolo avanzo di amministrazione 2012. 2^ variazione di bilancio;
8. Direttive ed indirizzi al Responsabile dell’Area 3 - Servizi tecnici, relative all’istanza avanzata dal soggetto attuatore dell’impianto golfistico ai sensi dell’ art. 8 del D.P.R. n° 160/2010;
9. Variante specifica “2013/2” comparto D 13/1 al Piano Regolatore Generale, art. 15 della Legge Regionale n° 47/1978 e s.m.i. - Adozione;
10. Variante specifica “2013” al Piano Regolatore Generale, art. 15 della Legge Regionale n° 47/1978 e s.m.i. - Approvazione.


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martedì 24 settembre 2013

Cassinetta: un attestato ne riconosce la bellezza


dal sito www.parconaviglio.com


L'Associazione Borghi Più Belli d'Italia, attraverso il Forum della Bellezza, ha conferito un attestato al borgo di Cassinetta di Luganano. Il forum, incentrato sulle buone pratiche, sulla tutela del territorio e sulla valorizzazione delle ricchezze d'Italia, non poteva non considerare Cassinetta e l'impegno che l'Amministrazione ha avviato prima con Finiguerra e poi con Accinasio, proprio riguardo a questi temi.
La motivazione del riconoscimento, infatti, è quella "dell'aver adottato nel 2007, primo Comune in Italia, un piano regolatore a crescita zero che punta a mantenere intatto il territorio agricolo circostante, non consentendo nuove costruzioni, ma solo il recupero e la ristrutturazione dell'esistente".
Una dimostrazione di come la politica possa intervenire nella progettazione delle città, valorizzando l'esistente senza consumare suolo vergine. Un buon esempio per costruire un'Italia migliore, senza lo spettro continuo della cementificazione e con tanti appuntamenti durante l'anno per offrire un'attrattiva in più ai turisti che si godono il panorama lungo il Naviglio.

domenica 28 luglio 2013

Cinquantaduesimo consiglio (bilancio 2013)


In apertura del consiglio di lunedì 22 luglio è stata commemorata con un minuto di silenzio Laura Prati, sindaco di Cardano al Campo (VA), morta in seguito alle ferite riportate in un attentato subito il 2 luglio scorso.
Nel corso del consiglio è stato approvato il bilancio di previsione 2013 con il voto contrario di MENTELOCALE e degli altri consiglieri di opposizione presenti.
L’emendamento che avevamo presentato per ridurre di due punti le aliquote IRPEF è stato respinto dalla maggioranza nonostante ci fossero a nostro avviso delle concrete possibilità di reperire risorse attraverso la riduzione di alcuni capitoli di spesa corrente (spese energetiche, spese di gestione e manutenzione, spese per la politica, contributi alle associazioni). E nonostante il fatto che la previsione del gettito IRPEF (la cui aliquota è già al massimo dallo scorso anno ) sia stata portata senza particolari motivazioni da euro 620.000,00 ad euro 657.000,00.
L’elevata pressione tributaria presente nel nostro comune (al 31.12.2012 equivalente ad euro 734,24 per ognuno dei 9.296 abitanti di San Giovanni) rischia di diventare un fardello insostenibile per molti. Occorre rammentare che dallo scorso anno le aliquote IMU ed IRPEF sono al massimo e che la TARES adottata nel precedente consiglio risulta penalizzante per le famiglie numerose e per alcune tipologie di commercianti.
La previsione di spesa corrente 2013, pari ad euro 9.335.529,48, risulta in aumento rispetto al consuntivo 2012 pari ad euro 9.085.665,49, ed ammonta a circa 28 milioni di euro nel triennio 2013-2015.
Oltre a quelle segnalate nell’emendamento, nelle pieghe del bilancio vi sono i margini per ulteriori razionalizzazioni. Occorre rivedere alcune tipologie di contratti (per esempio quelli per la manutenzione del verde) realizzando gare alle quali partecipino più concorrenti in modo da ottenere ribassi più vantaggiosi per l’ente ed evitare che si costituiscano dei monopoli di fatto.
I risparmi ottenuti consentirebbero inoltre di evitare il taglio delle risorse destinate al sociale. Invece, quest’anno sono stati azzerati i capitoli destinati al sostegno all’affitto per le famiglie in difficoltà (una diminuzione pari ad euro 22.000,00).
Occorre inoltre controllare come vengono spesi i contributi concessi attraverso la richiesta di rendiconti e di documentazione giustificativa delle spese sostenute.
L’attuale livello dell’indebitamento (pari nel 2012 ad euro 19.535.090,70 –euro 2.101,45 pro capite- che si prevede di portare ad euro 19.026.863 nel 2013 –euro 2.046,78 pro capite) non consente al Comune  di realizzare più mutui (almeno sino a tutto il 2015 con i ritmi previsti di rientro dal debito). Si devono versare somme ingenti per pagare i debiti (euro 1.354.027,00 previsti nel 2013) senza risultati tangibili nel breve termine. Questa situazione si è determinata anche per la scelta di utilizzare nel passato milioni di euro di oneri di urbanizzazione per la copertura della spesa corrente invece che per la realizzazione di lavori pubblici. Anche quest’anno euro 200.000,00 di oneri di urbanizzazione sono stati destinati alla spesa  corrente.
Il finanziamento dell’elenco annuale dei lavori pubblici è quanto mai incerto in quanto dipende tra l’altro dall’alienazione già tentata di un locale e parcheggi presso la Galleria Marignano (per euro 523.000,00) e da oneri di urbanizzazione (per euro 616.000,00). In particolare, risulta particolarmente incerto il finanziamento dell’intervento di manutenzione stradale. L’intervento di ampliamento della casa protetta è stato finanziato per circa euro 300.000,00 con risorse vincolate dell’avanzo di amministrazione 2012 che non è certo se per le dinamiche del patto di stabilità potranno essere utilizzate. Risorse che invece potrebbero essere utilizzate per ridurre l’indebitamento.
 
Rispetto al piano approvato ad ottobre 2012 si osserva l’aumento dell’intervento di ristrutturazione del teatro Massari lievitato da euro 200.000,00 ad euro 320.000,00. Dato che la situazione era da tempo nota, ci si chiede perché non sia stata progressivamente monitorata e perché solo lo scorso 24 maggio la struttura sia stata dichiarata inagibile dai tecnici incaricati del progetto di recupero.
Per quanto riguarda i servizi a domanda individuale, si è segnalato come alcune previsioni di entrata (centri estivi, refezione scuole materne e dell’obbligo) sembrano sovradimensionate se si considerano i dati consuntivi 2012 ed il fatto che le tariffe non sono state aumentate. È stato segnalato anche il rilevante aumento delle spese per la refezione scolastica (euro 333.504,00, +47.227,00). È stato risposto che ci sarebbero più alunni che usufruiranno del servizio e che l’aumento dei costi della refezione è determinato dall’adeguamento Istat al costo della vita. La diminuzione dei costi della gestione dell’asilo nido (da euro 655.924,06 del consuntivo 2012 ad euro 593.722,35 della previsione 2013) invece dipenderebbe dalla diminuzione delle iscrizioni.
Sono stati evidenziati i rilevanti costi (euro 15.319,96) per il servizio di gestione del parcheggio dietro la sede municipale (riduzione del tasso di copertura di oltre il 20% rispetto al 2012, quando le spese erano state pari ad euro 10.090,86 e le entrate ad euro 8.656,75. Nel 2013 si prevedono entrate pari ad euro 10.000,00). Si è detto che tra i costi vi sono anche degli ammortamenti e si è riconosciuto che occorre fare una riflessione sul servizio se non si producono le nuove entrate che ci si attendeva.

domenica 21 luglio 2013

Bilancio 2013: le nostre proposte


Nel consiglio comunale di lunedì 22 luglio si parlerà del bilancio di previsione 2013 del Comune di San Giovanni in Marignano.
Per quanto riguarda le entrate tributarie si nota come per il secondo anno consecutivo le aliquote IMU e IRPEF siano state fissate al massimo.
In particolare, la previsione dell’IRPEF è stata aumentata di euro 37.000,00 portando così il gettito da euro 620.000,00 del 2012 ad euro 657.000,00.
MENTELOCALE ha presentato un emendamento proponendo di abbassare l’aliquota dell’addizionale IRPEF dallo 0,8% allo 0,6% e conseguentemente di ridurre il gettito previsto al cap.19 parte I Entrata del bilancio di previsione 2013 di euro 165.000,00, reperendo le risorse necessarie mediante la riduzione di 80 capitoli di spesa corrente.
Le riduzioni di spesa proposte riguardano soprattutto:

-          spese energetiche degli edifici pubblici ed autoveicoli (enel, metano, carburanti);

-          spese di gestione (spese telefoniche, manutenzione stabili ed arredi, pulizia sede municipale, interventi sistema informatico, acquisto stampati e cancelleria);

-          convenzioni per concessioni impianti sportivi e teatro;

-          contributi associazioni;

-          spese per la politica.
Sia la responsabile del servizio che il revisore hanno ritenuto congrua e legittima la riduzione dello stanziamento in relazione alla proposta di diminuzione dell’aliquota (un punto di aliquota IRPEF equivale a circa euro 82.000,00).
Sono stati segnalati però dei problemi dal punto di vista contabile in quanto delle risorse sarebbero già state impegnate (per euro 5.260,73) ed altre risorse farebbero riferimento a contratti con associazioni sportive e culturali che non si intende rinegoziare (per altri euro 26.000,00).
Per queste ragioni il revisore ha espresso parere non favorevole alla riduzione di euro 165.000,00.
In pratica, le riduzioni proposte dall’emendamento sarebbero attuabili ‘solo’ per euro 133.739,27.
In una spesa corrente che per il 2013 ammonta a complessivi euro 9.355.529,48 non dovrebbe però essere difficile trovare la differenza per finanziare la copertura mancante.
In caso contrario, nulla vieta di ridurre le aliquote IRPEF per l’importo disponibile che è immediatamente possibile tagliare.

sabato 20 luglio 2013

Consiglio Comunale 22 luglio 2013

Ordine del giorno del consiglio comunale di lunedì 22 Luglio 2013 ore 20,45

  1. Eventuali comunicazioni del Sindaco.
  2. Approvazione verbali sedute precedenti.
  3. Misure straordinarie di intervento per la riduzione del disagio abitativo – Approvazione protocollo d’intesa.
  4.   Individuazione organismi collegiali indispensabili (art. 96 del D.Lgs 18 agosto 2000, n. 267).
  5. Comunity network Emilia Romagna (CN-ER). Approvazione convenzione 2013-2018.
  6. Servizi pubblici a domanda individuale – individuazione dei corrispondenti tassi percentuali di copertura del costo di gestione anno finanziario 2013.
  7. Verifica della quantità e qualità di aree e fabbricati da destinare alla residenza, alle attivita’ prodittive e terziarie che potranno essere cedute in proprietà o in diritto di superficie ai sensi delle leggi 18/04/1962 n. 167, 22/10/1971 n. 865, 05/08/1978 n. 457. presa d’atto.
  8. Attivita’ di realizzazione dei lavori pubblici. Approvazione dello schema di programma triennale 2013/2015 e dell’elenco annuale dei lavori 2013 (art. 128 decreto legislativo 12/04/2006 n. 163).
  9. Approvazione del piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari.
  10. Programma incarichi di collaborazione autonoma e limite massimo di spesa per l’anno 2013.
  11. Approvazione del bilancio di previsione 2013, del bilancio pluriennale per il periodo 2013-2015 e della relazione previsionale e programmatica.
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domenica 14 luglio 2013

I Comuni «ricicloni»



Piccolo è bello. È questo lo slogan che ha più riecheggiato questa mattina a Roma, in occasione della consegna dei premi ai "Comuni Ricicloni". L'iniziativa di Legambiente, giunta quest'anno alla XX edizione e patrocinata dal ministero per l'Ambiente, premia le comunità locali che hanno ottenuto i migliori risultati nella gestione dei rifiuti, in base a una lista di 23 indicatori tra i quali la percentuale di raccolta differenziata, la produzione pro capite di rifiuti urbani, il numero di servizi di raccolta differenziata attivati e la separazione dei rifiuti pericolosi.

«La spaccatura non è più tra un'Italia virtuosa nel Nord e una arretrata a Sud, ma tra una buona metà di comuni piccoli e virtuosissimi e una Italia immobile, rappresentata da tutte le sue maggiori città - ha dichiarato il presidente nazionale di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza -. I punti dolenti su cui occorre concentrarsi sono le grandi città e quelle zone del Paese, non tutte al Sud, dove ancora il peso delle discariche e i volumi della raccolta indifferenziata tengono l'Italia fuori dall'Europa».

I comuni che nel 2012 hanno raggiunto l'obiettivo, stabilito per legge, di almeno il 65% di raccolta differenziata dei rifiuti urbani sono 1.293 (erano 1.123 nel 2011). Un'incoraggiante crescita delle buone pratiche di gestione dell'immondizia, che ad oggi coinvolge il 16% per cento dei comuni italiani, per un totale di 7,8 milioni di cittadini che hanno detto addio al cassonetto, pari al 13% della popolazione nazionale.

Comune vincitore assoluto è Ponte nelle Alpi, 8.508 abitanti in provincia di Belluno, che per il quarto anno consecutivo raggiunge livelli di eccellenza. Vedi cartina e tabella per avere altre info.
La proposta di Legambiente: più riclici, meno paghi
«La gestione virtuosa del ciclo dei rifiuti - ha concluso Cogliati Dezza -. migliora la qualità ambientale, apre nuove strade a vere e proprie filiere industriali e potrebbe migliorare anche i bilanci delle famiglie italiane, se la nuova tassa sui rifiuti, come stiamo proponendo in un appello lanciato proprio in questi giorni, fosse modulata per premiare chi fa buona raccolta differenziata». 

sabato 6 luglio 2013

Cinquantunesimo consiglio (altri argomenti)


Nel corso del consiglio di lunedì 1° luglio oltre alla TARES sono stati discussi altri argomenti.
È stato innanzitutto comunicato che in base agli esiti dello studio dei tecnici incaricati per mitigare l’impatto elettromagnetico delle stazioni radiomobili su alcuni siti sensibili (asili, scuole, casa protetta, ecc.) non si ritiene ancora opportuno procedere alla modifica del vigente Regolamento per la telefonia considerato che vi sono state delle innovazioni normative e si attendono ancora i relativi decreti attuativi.
Si è proceduto alla surroga del consigliere Damiani, dimessosi il 21 maggio, con il dott. Serroni. Abbiamo fatto presente che la normativa vigente (art.38, comma 8, del TUEL) prevede che tale surroga avvenga entro e non oltre 10 giorni la presentazione delle dimissioni e che ci si era comportati proprio in questo modo nel 2009, in occasione della surroga di un altro consigliere. Tra l’altro la proposta di deliberazione si limita a citare per esteso solo l’articolo del Regolamento del consiglio comunale che prevede che la surroga avvenga nella prima seduta utile senza però riportare la relativa giurisprudenza che consentirebbe di non rispettare il termine dei 10 giorni. Su questo punto ci siamo astenuti.
È stato presentato l’aggiornamento del Piano comunale di protezione civile. Avevamo fatto un’interrogazione su questo tema, con riferimento alla sicurezza sismica degli edifici pubblici, nel consiglio del 17/09/2012. Sono stati introdotti altre tipologie di rischio (come per esempio quello chimico e quello relativo ai trasporti) ed i relativi modelli di intervento. Sono state individuate altre aree di attesa e di accoglienza, anche presso aree di privati. Abbiamo chiesto di valutare bene l’antisismicità degli edifici pubblici ricompresi con varie funzioni nel piano (in particolare del Centro Operativo Comunale individuato presso il palazzo comunale) ed abbiamo espresso riserve sull’individuazione di aree di attesa ed accoglienza presso privati (come il Riviera Horses) in assenza di accordi. Infine, abbiamo proposto di svolgere una capillare opera di informazione sui contenuti del Piano nei confronti della popolazione ed in particolare delle famiglie ubicate in zone a rischio. Abbiamo anche chiesto, senza esito, di avere più tempo come consiglieri per eventuali osservazioni, visto che non siamo stati coinvolti nel percorso di aggiornamento.
È stata poi approvata una mozione presentata da MENTELOCALE sul contrasto al gioco d’azzardo, fenomeno ormai capillarmente diffuso anche a San Giovanni. Lo Stato introita un importante gettito fiscale da alcuni di questi giochi. Le drammatiche conseguenze sociali delle varie forme di ludopatia che si sviluppano restano però in carico ai Comuni che non hanno gli strumenti per regolare l’insediamento sul proprio territorio del gioco d’azzardo. La mozione prevede l’adesione al Manifesto dei sindaci per la legalità contro il gioco d’azzardo (che tra l’altro intende aggiornare gli statuti comunali, i regolamenti, le ordinanze e i controlli della Polizia locale) e la realizzazione di iniziative di formazione sulle conseguenze del gioco d’azzardo rivolte agli esercenti ed ai cittadini (adulti e giovani).
In conclusione, dopo la discussione sulla TARES (rispetto alla quale si veda il precedente post), sono state approvate due deliberazioni relative allo scioglimento anticipato di una convenzione sottoscritta nel 2009 con i Comuni di Misano Adriatico e San Clemente per il nucleo di valutazione e all’approvazione di una nuova convenzione sempre per il nucleo di valutazione con i comuni di Mondaino e Montegridolfo. Su queste pratiche ci siamo astenuti.
Nel prossimo consiglio comunale che dovrebbe svolgersi intorno al 22 luglio si discuterà del bilancio 2013.

Cinquantunesimo consiglio (TARES)


Nel consiglio comunale di lunedì 1° luglio si è parlato molto del tributo comunale sui rifiuti e sui servizi (TARES). La maggioranza ha approvato il piano finanziario del servizio di gestione dei rifiuti, il Regolamento e le tariffe della TARES per l’anno 2013. MENTELOCALE ha votato contro per le seguenti ragioni.

1)      Piano finanziario servizio gestione rifiuti
Il costo del servizio di gestione dei rifiuti per il 2013 è stimato in euro 1.618.464,25, di cui euro 1.403.466,63 vanno ad Hera per la gestione ed euro 214.997,62 vanno al Comune per i costi di gestione del tributo e per il servizio aggiuntivo di spazzamento e lavaggio strade. A questo importo vanno sottratti la quota di contributo da parte del MIUR per le istituzioni scolastiche, pari ad euro 4.365,34, e la quota stimata di tassa che il Comune fa gravare sul suo Bilancio per le esenzioni/agevolazioni, pari ad euro 36.225,00.
Il costo complessivo non è sensibilmente inferiore allo scorso anno (euro 1.626.087,27) nonostante la previsione della diminuzione della produzione dei rifiuti. Vi è stato un aumento dei costi anche quest’anno dell’1,5% (circa dell’8% in 3 anni) e vi è anche un aumento dei proventi del tributo (nel 2012 di euro 1.535.005,61, euro 1.577.873,91 attesi nel 2013)
Considerato che già il costo del servizio appare elevato se si tiene in considerazione la diminuzione della produzione di rifiuti (-8,22% nel 2012 rispetto al 2011) e il sia pur timido aumento della raccolta differenziata(60,34% nel 2012 rispetto al 59,91% del 2011), sarebbe opportuno che il Comune evitasse di aumentarlo ulteriormente con propri costi di personale – come i costi di spazzamento e lavaggio strade per oltre euro 60.000,00, già svolti dal gestore - che contribuiscono ad appesantire le tariffe a carico dei cittadini. Nel 2013 i costi del comune sono pari ad euro 214.997,62, mentre nel 2012 erano pari a circa euro 144.000,00.

2)      Regolamento TARES
Abbiamo proposto di eliminare il comma 5 dell’art.27 del Regolamento TARES proposto perché non sembra legittimo inserire un limite di spesa per le riduzioni per le ditte che dimostrano l’effettiva e corretta destinazione al recupero di rifiuti assimilati.
Abbiamo inoltre proposto di introdurre all’art.28 comma 1 una lettera e) relativa alla previsione di agevolazioni per famiglie a basso reddito con più di 3 componenti.
3)      Tariffe TARES
Dall’esame delle tariffe delle utenze domestiche emerge infatti  che sono previsti aumenti consistenti rispetto alle tariffe TARSU per le famiglie numerose e che abitano in alloggi di superficie modesta.
Nel calcolo delle tariffe delle utenze domestiche della TARES viene infatti considerato non solo la superficie dell’alloggio (come accadeva con la TARSU), ma anche il numero dei componenti il nucleo familiare.
Naturalmente, la TARES non si riferisce all’effettiva produzione di rifiuti di ogni nucleo familiare, ma effettua una presunzione della produzione dei rifiuti calcolata sul numero dei componenti e su determinati coefficienti prestabiliti.
In questo modo, però, si rischia di penalizzare fortemente le famiglie numerose, considerata anche l’elevata pressione tributaria, con le aliquote IMU e IRPEF che a San Giovanni sono già dal 2012 al massimo, e l’aumento del costo dei beni di consumo.
Facendo delle simulazioni, si può notare ad esempio come un nucleo familiare di 5 persone che vive in un alloggio di 70 mq subisce un aumento del 109% rispetto al 2012 (da euro 127,19 ad euro 266,31).
Al contrario, un nucleo familiare di 2 persone che vive in una villetta di 150 mq avrà un risparmio del 37% rispetto al 2012 (da euro 272,55 ad euro 171,35).
Per quanto riguarda le utenze non domestiche (la cui tariffa si calcola in base alla superficie del locale e a determinati coefficienti che misurano la potenzialità di produzione del rifiuto), con la TARES subiranno aumenti molto consistenti rispetto alle tariffe TARSU 2012 gli esercizi pubblici (ristoranti, trattorie, osterie, pizzerie, pub, mense, birrerie, bar, caffè, pasticcerie) ed alcuni negozi del settore alimentare (ortofrutta, pescherie, pizza al taglio, banchi di mercato generi alimentari) oltre ai negozi di fiori e piante.
Un negozio di frutta e verdura di 50 mq può avere un aumento del 304% rispetto al 2012 (da euro 256,91 ad euro 1.037,27). Un ristorante di 185 mq con la TARES può avere un aumento del 160% rispetto alla tariffa TARSU 2012 (da euro 1.1149,44 ad euro 2.985,97).
Bisogna poi precisare che a questi importi va aggiunto una maggiorazione di euro 0,30 al mq, riferita ai costi dei cosiddetti servizi indivisibili come l’illuminazione pubblica, che il cittadino dovrà versare direttamente allo stato.
Al contrario, aumenti più contenuti sono previsti per i supermercati, le panetterie, le macellerie e i negozi di salumi e formaggi e di generi alimentari. Consistenti riduzioni invece sono previste per le banche che non vengono più accorpate nella classe degli studi professionali e degli uffici commerciali.
Riteniamo che per avere un sistema di tariffe più giusto basato sull’effettiva produzione di rifiuti occorra passare dal sistema e-gate ad un diverso sistema di gestione dei rifiuti come il porta a porta che oltre a permettere di raggiungere livelli elevati di raccolta differenziata consentirebbe di misurare l’effettiva produzione di rifiuti di ogni utenza.
È comunque opportuno, per cercare di compensare l’aumento della tariffa per le famiglie, introdurre un sistema di esenzioni/riduzioni/agevolazioni, non presente nella proposta di regolamento TARES approvata in consiglio, per le famiglie numerose a basso reddito e calcolare la quota variabile della tariffa per le famiglie numerose con più di 3 componenti applicando i coefficienti minimi di produzione del rifiuto e non quelli medi.

sabato 29 giugno 2013

Consiglio Comunale 1 Luglio 2013

Ordine del giorno del consiglio comunale di lunedì 1 Luglio 2013 ore 20,45
  1. Eventuali comunicazioni del Sindaco.
  2. Approvazione verbali sedute precedenti.
  3. Surroga del Consigliere Dott. Damiani William dimissionario.
  4. Presentazione del Piano di Protezione civile.
  5. Mozione del Consigliere Luca Vannoni del Gruppo “Mente Locale” – adesione al manifesto dei Sindaci per la legalità contro il gioco d’azzardo”.
  6. Tributo comunale sui rifiuti e sui servizi (TARES). Provvedimenti ad integrazione della deliberazione del Consiglio d’Ambito ATERSIR n. 8/2013.
  7. Approvazione regolamento per l’applicazione del tributo sui rifiuti e sui servizi “TARES” e determinazione delle rate di vesamento.
  8. Approvazione tariffe del tributo comunale sui rifiuti e sui servizi “tares” anno 2013, determinazione degli importi soglia per riduzioni e esenzioni, dimostrazione tasso di copertura del servizio.
  9. Convenzione tra i Comuni di Misano Adriatico, San Giovanni in Marignano e San Clemente per l’esercizio in forma associata del Nucleo di Valutazione – scioglimento anticipato.
  10. Convenzione tra i Comuni di San Giovanni in Marignano, Montegridolfo e Mondaino, per l’esercizio in forma associata del Nucleo di Valutazione. Approvazione schema di convenzione.
PARTECIPIAMO ALLA VITA POLITICA
DEL NOSTRO PAESE!

martedì 25 giugno 2013

Indagine raccolta differenziata

Al fine di capire la qualità della nostra Raccolta Differenziata abbiamo realizzato una piccola indagine su 16 isole ecologiche di San Giovanni in Marignano,
L'indagine è stata compiuta nella seguente maniera:
Il rilevatore, per ogni cassonetto di Raccolta differenziata (Plastica , Carta, Umido e Vetro) doveva riscontrare quanti rifiuti estranei alla raccolta era possibile scorgere all'interno del cassonetto. Si badi come il dato non ci restituisca la totalità dei rifiuti estranei presenti dentro il cassonetto ma solo quelli visibili. Inoltre si dovevano verificare le condizioni di ordine e pulizia dell'isola.
I risultati ottenuti sono stati i seguenti:
Cassonetto della Plastica 1,19 rifiuti estranei
Cassonetto della Carta 1,31 rifiuti estranei

Cassonetto vetro 1,20 rifiuti estranei
Cassonetto Organico 1,27 rifiuti estranei

Occorre ricordare che i cassonetti di carta e plastica sono significativamente più capienti di quelli di vetro e organico. Pertanto la stessa media rende accettabile il dato per quelli più grandi mentre è piuttosto negativa per quelli più piccoli.
All'esterno dei cassonetti è stata rilevata una media di 1,44 sacchetti o simili per ogni isola.
Abbiamo inoltre verificato la presenza costante all'esterno dei cassonetti, dove ve ne era lo spazio, di sfalci, potature e altre rifiuti similari.
Nussun e-gate è risultato guasto.

Da questi dati si desume come il livello di qualità della raccolta differenziata, di carta e plastica è accettabile mentre risulta scadente per vetro e organico. In particolare nel bidone dell'organico si sono riscontrati sacchetti di indifferenziato e molte buste di plastica non biodegradabile. Un altro problema riscontrato è quello dei rifiuti che per dimensioni non stanno dentro la bocca dell'e-gate e che vengono inseriti negli altri cassonetti o lasciati all'esterno. Rimane il fatto che sia necessario effettuare una considerevole opera di ripulitura prima di avviare il rifiuto differenziato presso i Consorzi di Filiera per il riciclo.

Tutto sommato il cittadino ha risposto con senso civico all'introduzione dell'e-gate anche se si potrebbe fare meglio specie nella raccolta dell'umido che è stata l'ultima frazione , in ordine di tempo, ad essere stata raccolta separatamente.
Possiamo concludere dicendo che il sistema porta a porta garantirebbe:
  • una qualità migliore del rifiuto da avviare ai consorzi di riciclo
  • una più alta quantità di raccolta differenziata
  • un superiore decoro urbano con la sparizione delle isole ecologiche, elemento rilevante soprattutto nei pressi del centro storico del capoluogo e delle frazioni.
  • A livello economico sul lungo periodo garantirebbe un abbassamento dei costi.

D'altro canto limiterebbe la possibilità di conferimento, possibile solo in momenti prestabiliti, e probabilmente in principio causerebbe un incremento di costi. 

martedì 11 giugno 2013

IL PARTITO CHE VORREI

PENSA AL PAESE CHE AMMINISTRA
e non al partito

PARLA AI CITTADINI
e non a dei clienti

VALORIZZA I GIOVANI
e non chiede loro di alzare soltanto una mano 

TROVA SOLUZIONI NUOVE
per cambiare quello che non funziona, per affrontare il presente e costruire il futuro 

CONSIDERA IL TERRITORIO UNA RISORSA
e non qualcosa da sfruttare 

RISPONDE CON TRASPARENZA ED ONESTA’
e non elude le domande o le critiche 

ASCOLTA
e poi responsabilmente decide il meglio per il paese 

SI ADOPERA PER RENDERE PUBBLICA LA SUA AZIONE AMMINISTRATIVA
perchè lo sente come un bisogno,  non un noioso dovere 

PROMUOVE IL CONFRONTO
e sostiene chi si esprime liberamente, si adopera perché la gente partecipi alla vita politica 

CERCA IL DIALOGO
e non usa la denuncia giudiziaria per intimorire l'opposizione 

NON HA GLI STESSI AMMINISTRATORI DA OLTRE 20 ANNI
 
IL PARTITO CHE VORREI NON ASSOMIGLIA A QUESTO PD
 

Mentelocale risponde così all'incontro organizzato dal Pd marignanese

domenica 26 maggio 2013

Cinquantesimo consiglio

Nel consiglio del 21 maggio abbiamo presentato un’interrogazione sul perché la Nor.Fer. s.r.l.  abbia versato a gennaio 2011 euro 150.000,00 (che ora richiede di riavere indietro) al momento della presentazione di due permessi di costruire per un fabbricato ad uso ricettivo e per dei fabbricati ad uso residenziale nel comparto del Riviera Horses. Occorre precisare che tale versamento infatti è stato fatto nonostante l’iter per il rilascio dei permessi non si fosse concluso. E nonostante fosse poi necessaria una variante al P.R.G. per la realizzazione di un albergo più grande rispetto alle previsioni (variante adottata con deliberazione di consiglio n.42 del 14 giugno 2011 previa approvazione di un accordo con il privato con deliberazione di Giunta comunale n.36 del 21 febbraio 2011). Inoltre, la normativa statale, regionale e comunale stabilisce che il versamento di oneri e costo di costruzione avviene all’atto del rilascio del permesso di costruire. Assessore alla pianificazione territoriale, assessore al Bilancio e sindaco hanno cercato di minimizzare la vicenda. Nel caso in questione però non si tratta delle semplice restituzione di oneri di urbanizzazione e costo di costruzione ad un privato in possesso del permesso di costruire che decide di non realizzare i lavori (in questo caso, infatti, il permesso di costruire non è stato mai rilasciato). Né si può argomentare che si tratta di una somma la cui mancata riscossione avrebbe potuto essere gestita nel corso del 2011 nel rispetto del patto di stabilità (in quanto l’entrata c’è stata, è stata registrata tra gli oneri di urbanizzazione e dunque ha contribuito al risultato di patto per il 2011). E soprattutto è difficile sostenere che un versamento di tale entità si sia verificato all’insaputa dell’amministrazione. In assenza di risposte chiare, si spera almeno che vicende del genere non si ripetano più.
Ci siamo invece astenuti sulla proposta di modifica dell’ articolo 10 del Regolamento ICI in quanto non risultava chiaro come sarebbe stato finanziato il fondo speciale per il potenziamento dell’ufficio tributi una volta eliminato il comma 2 che disciplinava tale finanziamento. È stato detto che esiste una delibera di giunta del 2006 che stabilirebbe le modalità di finanziamento del fondo. Ma nella proposta discussa in consiglio questa delibera non era stata citata, non consentendo così di conoscerne il contenuto.
Abbiamo votato contro una proposta di modifica dello Statuto relativa al numero di consiglieri necessario per la validità delle sedute ed in particolare della seduta in prima convocazione. La versione precedente prevedeva la metà più uno dei consiglieri assegnati senza computare il sindaco. La versione attuale invece prevede di computare anche il sindaco. Questa modifica prelude alla successiva modifica del Regolamento del consiglio. Lo Statuto non veniva modificato dal 2006. Ci sembra perfettamente inutile andare a cambiare le regole del gioco (che dovrebbero tutelare anche le minoranze)  a meno di un anno dalla conclusione della legislatura. A meno che non ci si voglia tutelare in anticipo nei confronti di future controverse pratiche.
All’ultimo punto, come da consolidata tradizione, c’era l’adozione di una variante al Piano Regolatore Generale. In questo caso la proposta riguardava la concessione 2.700 mq di ampliamento ad un edificio produttivo in via Case Nuove. Naturalmente, come accade in questi casi, la variante è stata giustificata con la necessità di dare risposte rapide agli imprenditori che fanno investimenti. Procedendo in questo modo, però, con continue varianti che vertono su questioni particolari si perde la visione d’insieme del piano. Occorre poi ricordare che l’edificio si trova nei pressi dell’area di vincolo dell’elettrodotto Forlì – Fano e non sono stati ancora acquisiti  i pareri di Arpa / Ausl sulla compatibilità dell’intervento. Abbiamo poi richiamato l’attenzione sulla realizzazione dei parcheggi privati che secondo le Norme tecniche di attuazione del P.R.G. andrebbero collocati fuori dalla recinzione dei lotti, mentre nel progetto dell’intervento risultano previsti per lo più all’interno. Su questa pratica abbiamo votato contro.

*Occorre anche osservare che al momento della discussione della variante è stato distribuito un testo modificato della proposta inserendo tra l’altro un punto 4) nel dispositivo nel quale si stabilisce che “la proposta di variante debba essere funzionale alla attuazione del progetto depositato di cui alla pratica edilizia n.151/2012”. Perché è stato necessario inserire questa precisazione? Ci sono dubbi in merito all’effettivo utilizzo dei 2.700 mq di ampliamento per l’edificio produttivo ?

sabato 18 maggio 2013

La tariffazione puntuale della raccolta porta a porta

Dal sito http://www.comunivirtuosi.org/video/rifiuti/rifiuti-news-dai-comuni-associati/i-risultati-della-tariffazione-puntuale-a-capannori-ed-in-europa



I RISULTATI DELLA TARIFFAZIONE PUNTUALE A CAPANNORI E IN EUROPA
rendere più efficienti i servizi premiando gli utenti virtuosi per superare la TARES ed ottemperare alla normativa europea
Giovedì 30 maggio 2013
ore 15
presso Auditorium comunale, in P.zza Aldo Moro, Capannori (LU)

La scelta di organizzare il convegno a Capannori, primo Comune in Italia ad aver approvato la delibera «Verso rifiuti zero entro il 2020» e ad aver utilizzato i sacchetti con transponder per l’introduzione della tariffazione puntuale raggiungendo una percentuale di RD superiore all’80 %, è scaturita dalla volontà dell’Amministrazione Comunale e dell’Associazione Comuni Virtuosi di condividere ed illustrare i brillanti risultati ottenibili con il passaggio alla tariffazione puntuale. Il pluripremiato Comune di Capannori non si è infatti accontentato dei formidabili risultati già raggiunti sul fronte della riduzione e riciclaggio dei rifiuti ed ha migliorato ulteriormente le proprie performance grazie alla recente introduzione della tariffazione puntuale con il supporto tecnico del Centro di Ricerca Rifiuti Zero e della ESPER.

L’obiettivo che l’amministrazione di Capannori e le altre 120 Comunità Rifiuti Zero (che amministrano oltre tre milioni di abitanti) si sono poste è infatti quello di ridurre al minimo la percentuale di rifiuti residui non riciclabili attraverso processi di miglioramento continuo e scegliendo di adottare la tariffazione puntuale quale elemento centrale della propria azione amministrativa.

Aprirà il convegno Giorgio Del Ghingaro, Sindaco di Capannori ed interverrà poi Rossano Ercolini, responsabile del Centro di Ricerca Rifiuti Zero per moderare gli interventi ed illustrare le motivazioni che hanno indotto la Comunità Rifiuti Zero a porre il tema della tariffazione puntuale come elemento centrale della proposta di Legge “Rifiuti Zero” l’obbligo del passaggio alla tariffazione puntuale.

Per illustrare i numerosi vantaggi economici ed ambientali che gli utenti e le amministrazioni possono raggiungere mediante l’adozione della tariffazione puntuale che valorizza pienamente i sistemi di raccolta differenziata porta a porta interverranno poi Roger Bizzarri, Direttore generale ASCIT ed Attilio Tornavacca, quale direttore generale della ESPER, Ente di Studio per la Pianificazione Ecosostenibile dei Rifiuti, partner tecnico di riferimento dell’Associazione Comuni Virtuosi per il settore della gestione dei rifiuti. Interverrà poi Giovanni Romano, Assessore all’Ambiente della Regione Campania, che descriverà la strategia della Regione Campania anche in base alla sua precedente esperienza di Sindaco di Mercato San Severino in cui aveva introdotto, primo caso nel centro sud, la tariffazione puntuale. Raphael Rossi, cofondatore della ESPER ed attualmente Presidente IREN Emilia che illustrerà i risultati della tariffazione puntuale operata da IREN in vari Comuni emiliani.

Dopo un coffee break Michelangelo Marchesi, Assessore all’Ambiente della Città di Trento che descriverà come è stata applicata la tariffa puntale in una grande città che ha raggiunto il 75 % di RD.
Seguirà l’intervento di Paolo Contò, Direttore generale Consorzio Priula, che gestisce l'intero ciclo dei rifiuti urbani di 24 Comuni della provincia di Treviso in cui è stato superato l’80 % medio di RD con costi di gestione estremamente contenuti. Sarà poi la volta di Ezio Orzes, Assessore all'Ambiente del Comune di Ponte nelle Alpi (risultato vincitore negli ultimi tre anni del premio di Legambiente come “Comune più riciclone d’Italia”) che illustrerà i risultati ottenuti grazie all’adozione della TARSU puntuale che ha consentito di ridurre i costi (in media 160 euro a famiglia contro le 240 euro della media nazionale).
Il Convegno si concluderà con la Tavola rotonda presieduta da Gianluca Fioretti, Presidente Associazione Comuni virtuosi dedicata alle problematiche per l’applicazione della TARES in Italia e le proposte per modificare tale normativa ed incentivare il passaggio alla tariffazione puntuale, a cui sono stati invitati a partecipare: Laura Boldrini Presidente Camera dei Deputati, Graziano Del Rio, Sindaco di Reggio Emilia, Marco Doria, Sindaco di Genova, Gabriele Folli, Assessore all’Ambiente della Città di Parma, Tommaso Sodano, Vicesindaco Città di Napoli, Maurizio Gatti, Presidente ASCIT.