Nel consiglio comunale di giovedì
sera (guarda il video del consiglio), la maggioranza con la benevola astensione del Pdl ha approvato il ritorno
alla Tarsu revocando il regolamento e le tariffe Tares approvate lo scorso 1°
luglio.
MENTELOCALE ha votato contro in quanto con questo provvedimento si
rende possibile un aumento delle tasse sui rifiuti. Le entrate derivanti dalla
Tares ammontavano ad euro 1.661.351,21.
Le entrate previste con l’introduzione della Tarsu ammontano invece ad euro 1.789.987,95
con un aumento di euro 128.636,74 derivanti dall’applicazione dell’addizionale ECA.
L’aumento si registra anche rispetto alle entrate Tarsu 2012 che sono state
pari ad euro 1.763.933,59.
Se può essere condivisibile
diminuire le tariffe per il servizio rifiuti per le famiglie numerose e per alcune
utenze non domestiche (cosa che MENTELOCALE
aveva però già richiesto nel consiglio del 1° luglio), non è accettabile approfittare
del ritorno alla Tarsu per aumentare le entrate relative al servizio rifiuti il
cui costo – che nel frattempo non è aumentato - era già ampiamente coperto
dalle entrate della Tares.
Occorre infatti rammentare che il costo
effettivo del servizio di gestione dei rifiuti approvato con la
deliberazione n.35 del 1° luglio 2013 è pari ad euro 1.618.464,25, di cui euro 1.403.466,63 vanno ad Hera ed euro
214.997,62 al Comune per i costi di gestione del tributo e servizi integrativi a
quelli svolti da Hera per il servizio di lavaggio e spazzamento strade.
In realtà, come è emerso
chiaramente nella discussione successiva sull’assestamento generale del
bilancio, si è verificata una minore entrata sulla parte corrente di risorse
derivanti da oneri di urbanizzazione pari ad euro 200.000,00 che l’amministrazione,
invece di abbassare la spesa, ha scelto di coprire anche con l’aumento della
tassa sui rifiuti.
Non si comprende pertanto come si possa giustificare
tale manovra affermando che il “maggiore gettito è dovuto ad un maggior
imponibile ma non lo paga il cittadino” in quanto, come noto, tutte le entrate
fiscali iscritte nel bilancio di competenza sono da sempre coperte con le tasse
dei cittadini.
Rassegna stampa locale