sabato 27 novembre 2010

DICIANNOVESIMO CONSIGLIO

Nel consiglio comunale di mercoledì 17 novembre si è parlato innanzitutto di rinegoziare alcuni mutui con la Cassa Depositi e Prestiti. L’intento è quello di abbassare le rate semestrali spalmando il debito in un periodo più lungo (dai 25 ai 30 anni) per liberare risorse sulla spesa corrente. La documentazione fornita però non consentiva di comprendere la reale convenienza dell’operazione (entità dei tassi e durata dei mutui prima della rinegoziazione, entità della quota capitale e della quota interessi …) che dovrebbe portare un risparmio di circa 40.000,00 euro all’anno. Il nostro voto pertanto è stato contrario. Allungare i mutui significa in genere aumentare gli interessi ed è operazione che in genere non è bene fare anche perché si va ad ingessare i bilanci degli anni futuri. Forse sarebbe meglio fare dei risparmi strutturali sulla spesa corrente, tagliando gli sprechi. Operazione che avevamo proposto di impostare, in maniera graduale, già in occasione della discussione del bilancio 2010, proprio per evitare tagli drastici ed incrementare di euro 25.000,00 la spesa sociale. Infatti già nel bilancio pluriennale 2010/2012 si prevedevano tagli alla spesa corrente per il 2011 per circa 300.000,00 euro. Ora l’Assessore Tasini dice che per il bilancio 2011 ci saranno da fare scelte molto importanti, cioè “tagli”, sul fronte della spesa. Speriamo, almeno, che non si tratti di tagli lineari.

L’altra proposta in discussione riguardava l’approvazione della modifica di un accordo di programma per la trasformazione degli Istituti di Pubblica Assistenza e Beneficenza del territorio provinciale in Aziende Pubbliche per i Servizi alla Persona (ASP). Per il nostro Comune non vi è obbligo di aderire a questo accordo in quanto a San Giovanni non ci sono IPAB. In particolare, per il nostro Comune l’accordo prevede di aderire all’Azienda per i servizi alla persona Ceccarini di Riccione, conferendo i servizi della Casa protetta comunale. L’accordo viene sottoscritto da tutti i Comuni della zona sud e della Valconca (i Comuni di Misano e San Clemente costituiranno l’ASP Del Bianco). Ma tra i Comuni che aderiscono all’ASP Ceccarini solo San Giovanni trasferisce all’ASP la gestione dei servizi. Abbiamo sottolineato che non si comprendono le motivazioni di questo provvedimento. L’Assessore Montanari ha risposto che si tratta di una scelta politica per entrare da protagonisti nel Consiglio di amministrazione dell’ASP Ceccarini e potere avere una maggiore influenza sulla gestione delle risorse. Ma dato che il Comune di San Giovanni ha già scelto a fine settembre 2010 di accreditare in via transitoria la Casa protetta scegliendo di fatto di proseguire la forma di gestione privata sino a qui sperimentata, non si capisce perché ora si intenda trasferire i servizi all’ASP. Il timore è che si tratti di un ente non necessario per il nostro Comune che potrebbe rendere più complessa e costosa una gestione, controllata dal Comune, che sino ad ora ha funzionato bene.

All’interrogazione del consigliere Bordoni sul pietoso stato in cui versa la pista ciclabile del Conca, si è risposto dicendo che ci sarà lunedì 29 novembre un incontro in provincia per parlare anche di questo problema. È evidente che una situazione del genere però potrà essere risolta solo se il Comune di San Giovanni si farà parte attiva, con risorse e proposte, per sistemare il percorso.

Alla nostra interrogazione sul bilancio partecipato, l’Assessore Tasini ha detto che si farà e che per prima cosa verranno coinvolti i capigruppo. L’Amministrazione avrebbe oggi chiaro il quadro delle entrate e deve decidere cosa e come spendere (e tagliare). Vi saranno poi incontri con la popolazione, anche se la responsabilità della scelta - è stato precisato - è della Giunta. Abbiamo auspicato che il percorso di partecipazione non diventi un momento di propaganda di decisioni preconfezionate e venga valorizzato come momento anche di ascolto di esigenze e proposte dei cittadini che potrebbero arricchire il contenuto delle scelte dei politici, promuovendo al contrario una maggiore sobrietà nell’utilizzo delle risorse pubbliche.

Avevamo chiesto dei dati sulla crisi occupazionale a San Giovanni. Il quadro emerso è in piuttosto preoccupante per quanto riguarda le previsioni per il 2011. Nel triennio 1° settembre 2008 – 31 dicembre 2010 ci sono stati 252 licenziamenti, 150 persone sono finite nelle liste di mobilità. Nel 2010 si è verificato un peggioramento della situazione. Già 65 lavoratori sono a zero ore, mentre altri 170 sono ad orario ridotto. Vi sono stati 80 licenziamenti nel settore dell’industria, 8 nel settore dell’artigianato, 80 persone in cassa integrazione. Anche un’azienda del tessile prevede un esubero di 26 dipendenti. La preoccupazione è il progressivo esaurimento degli ammortizzatori sociali, senza che si affaccino alternative di lavoro. È bene che questi dati – che abbiamo chiesto vengano arricchiti anche con l’indicazione delle ore di cassa integrazione e con l’indicazione del numero delle persone residenti a San Giovanni coinvolte in questo momento di difficoltà – vengano tenuti ben presenti dai consiglieri comunali in vista della prossima discussione sul bilancio di previsione 2011. Per lunedì 29 novembre, dopo aver respinto il Consiglio Comunale Aperto sulla crisi che avevamo chiesto, l’Amministrazione promuove un incontro con la provincia e l’Unione della Valconca sulla crisi. Il tema, sembra di capire, dovrebbe essere quello della diminuzione delle risorse e della difficoltà a continuare a sostenere le fasce più deboli e le famiglie. La questione però è proprio quella di non fare sì che a fronte di minori risorse non vengano messe in discussione le risorse per le fasce più deboli, ma che vengano tagliati gli sprechi ed utilizzate con maggiore sobrietà le risorse pubbliche.

Sui ritardi nella pubblicazione di alcune delibere della Giunta (dai 5 ai 10 mesi!) adottate nella seduta del 30 dicembre 2009 ci è stato risposto che in effetti ci sono stati disguidi che si spera non si ripetano più. Per quanto riguarda la trasparenza, che in questo caso è stata pesantemente bistrattata, l’Assessore Morelli ha annunciato che a breve verrà portato in consiglio il Regolamento per le videoriprese delle sedute del consiglio comunale ed il Regolamento per la pubblicazione degli atti sull’albo pretorio online. Abbiamo suggerito che vengano al più presto pubblicate sul sito istituzionale anche le retribuzioni degli amministratori e dei consiglieri e che venga aggiornata la sezione sulla trasparenza, la valutazione ed il merito (curriculum e retribuzioni dei responsabili dei servizi).

Il prossimo consiglio è previsto per martedì 30 novembre. Si parlerà di assestamento del bilancio, elenco delle opere pubbliche, qualità della raccolta differenziata.

lunedì 22 novembre 2010

venerdì 19 novembre 2010

INCONTRO PARENTS CIRCLE

GIOVEDÌ 25 NOVEMBRE ORE 21.00
Sala del Consiglio San Giovanni in Marignano

INCONTRARSI NELLA SOFFERENZA
E LAVORARE PER LA PACE
Incontro con i Parents Circle
Yaacov Guterman, israeliano

Dr. Omar Alalool, palestinese

In collaborazione con “Incontri del Mediterraneo”

CHI SONO I PARENTS CIRCLE?

Gli ospiti fanno parte dell’associazione Parents Circle. Sono un gruppo di genitori in lutto che desidera impegnarsi per portare la pace fra israeliani e palestinesi. La finalità dell’associazione è promuovere la riconciliazione tra società israeliana e società palestinese. È un obbiettivo che l'associazione persegue con iniziative concrete, tra cui gli incontri nelle scuole. Sono occasioni in cui i ragazzi incontrano, spesso per la prima volta, genitori e parenti di ragazzi uccisi. Questi, raccontando la perdita di una persona cara e il rifiuto della vendetta, incoraggiano gli studenti a intraprendere un cammino di trasformazione dei propri sentimenti di sospetto, paura e odio verso l'altra parte. In questi incontri non si parla di politica, non si vuole modificare le opinioni degli altri; si cerca di dare un'idea meno semplificata del conflitto, di aumentare la consapevolezza del prezzo pagato da entrambe le parti con la continuazione della violenza e di introdurre l'idea di tolleranza e riconciliazione come strumenti concreti di risoluzione del conflitto.
Per saperne di più: http://www.theparentscircle.com/ (in inglese)

sabato 13 novembre 2010

MENTELOCALE
vi invita al Consiglio Comunale di
mercoledì 17 novembre 2010, alle ore 20,45

in questo consiglio si parlerà di:

Interrogazione, presentata dal capo gruppo della lista civica Popolo marignanese PDL - Lega Luciano Bordoni, sulla pista ciclabile che corre parallela al fiume Conca;


Interrogazione sull'attivazione di un percorso di bilancio partecipato;

Interrogazione sui dati relativi alla crisi occupazionale a San Giovanni in Marignano;

Interrogazione sulle modalità di pubblicazione di alcune deliberazioni della Giunta Comunale presentate dal Consigliere Luca Vannoni;


Modifica dell'Accordo di Programma relativo alla trasformazione degli Istituti Pubblici di Assistenza e Beneficenza in Aziende pubbliche di servizi alla persona di cui alla delibera di consiglio comunale n.100 del 28 novembre 2008;


Rinegoziazione dei prestiti concessi dalla Cassa Depositi e Prestiti attualmente in ammortamento.

PARTECIPIAMO NUMEROSI!!!

lunedì 1 novembre 2010

ABBIAMO UN SOGNO

Riportiamo l'appello del Movimento "Abbiamo un sogno" sottoscritto tra gli altri da persone come Marco Boschini, Michele Dotti, Domenico Finiguerra, Padre Ottavio Raimondo, che negli ultimi anni ci hanno aiutato nel nostro cammino condividendo le loro esperienze in vari incontri pubblici a San Giovanni.

Ho fatto un sogno, è meraviglioso e non intendo più svegliarmi.

Ho sognato che un bel giorno, un giorno non lontano, stanchi di attendere e sperare in tempi migliori, i settori più attivi della società civile si riuniranno per organizzare tutti insieme il cambiamento politico nel nostro paese, creando un’alternativa credibile, seria, affidabile che tutti gli italiani potranno abbracciare al di là dei rispettivi percorsi politici di provenienza.

Un nuovo soggetto politico, estraneo a tutte le vecchie logiche partitiche.

Un movimento fondato semplicemente sul “buonsenso”; quanto basta a capire che la raccolta differenziata è mille volte meglio degli inceneritori, che il risparmio energetico e le rinnovabili sono le vere alternative alla follia del nucleare, che le grandi opere servono solo ai grandi affari mentre sono le “piccole opere” quelle che migliorano davvero la vita della gente!

Un movimento che sa dire sì quando è il momento di dire sì e no quando è il momento di dire no, in modo chiaro e comprensibile a tutti: sì all’integrazione, al rispetto delle diversità, al pluralismo, alla libertà d’informazione, alla pace. No al razzismo, all’esclusione, al monopolio dell’informazione, alla censura, alla guerra e ad ogni forma di violenza.

Sarà così, riflettendo tutti insieme sui contenuti, che i rappresentanti della società civile -raccolti intorno a un tavolo- si accorgeranno di avere fra di loro molti più punti in comune di quanti non ne abbia mai avuti al proprio interno nessun partito nella storia repubblicana. Si renderanno conto cioè di avere creato in tutti questi anni di impegno silenzioso, non soltanto un orizzonte di valori comuni, ma anche un vero “programma” di azioni da realizzare per risollevare il paese, un programma fondato su una visione della società che nessun partito -fino ad ora- ha mai realmente promosso.

E così, mostrando una saggezza che non si è mai vista in Italia, questi “leader” di un “movimento senza leader” sceglieranno consapevolmente di fare ciascuno un passo indietro, per poterne fare dieci avanti tutti insieme.

Ho sognato che ognuno metterà da parte per un attimo quel pizzico di orgoglio, più che legittimo… direi quasi sacrosanto, per i percorsi meravigliosi che ha creato fino ad ora e rinuncerà alla propria sigla, al proprio nome, al proprio logo, per vederne i contenuti aprirsi all’intera società.

Sarà un atto di coraggio e grandezza d’animo, oltre che di lungimirante umiltà!

Un gesto di portata storica, che aprirà uno scenario nuovo per il paese.

E sarà così che in un solo giorno decideranno di fondersi tutti insieme -per un obiettivo comune- le associazioni di volontariato, i comitati, i movimenti e le liste civiche territoriali, le reti di comuni e gli enti locali virtuosi, il mondo del commercio equo e dei gruppi di acquisto solidale, le esperienze di finanza etica e di consumo critico, il mondo ecologista e quello pacifista, i comitati per i beni comuni e quanti si battono contro tutte le mafie… per creare uno straordinario progetto politico unitario ed aprirsi ad ogni singolo cittadino onesto del nostro Paese!

E tutti insieme creeranno un Partito ispirato al buonsenso e fondato sull’onestà, che inizierà da subito a presentare il proprio programma su internet, nelle piazze, in tutte le riviste della società civile, nei bagni in spiaggia e nelle baite in montagna, nelle liste d’attesa dei pediatri e delle poste, nei pub e ai concerti… spinto dall’entusiasmo di milioni di volontari di ogni età che ritroveranno finalmente il piacere di impegnarsi civilmente per il proprio paese.

I sondaggi presto rileveranno il peso enorme di questo partito, per cui presto anche le tv non potranno più ignorarlo e la visibilità sarà così moltiplicata.

I tentativi di screditarlo -e ve ne saranno diversi- falliranno miseramente, perché la credibilità delle persone che lo rappresentano è tale che non potrà essere smontata così facilmente.

I migliori esponenti della società civile, infatti, si impegneranno in questa sfida che la storia ha posto sul loro cammino.

Gli altri partiti, terrorizzati, reagiranno come possono, alla vecchia maniera, facendo mirabolanti promesse a cui nessun italiano ormai crede più e insinuando che i rappresentanti del nuovo “partito” non possono essere all’altezza della sfida, troppo inesperti dei meccanismi della politica e dell’economia…

A quel punto però nessuno li ascolterà, né replicherà, perché il “programma di governo” della nuova realtà è ormai chiaro a tutti e soprattutto pare scritto dalla gente, finalmente.

Si taglieranno gli inutili e costosissimi investimenti in armi, così come tutti i vergognosi privilegi della Casta, si riaffermerà con forza il valore della cultura, dell’istruzione pubblica, della sanità pubblica, dell’acqua pubblica, si ridistribuirà finalmente la ricchezza nel paese dopo decenni di accresciuta disuguaglianza, si stringerà un patto di solidarietà fra le generazioni che interromperà quella odiosa “guerra fra genitori e figli” sul piano professionale, sociale ed economico.

Liberi dalla paura, così a lungo strumentalizzata per fini elettorali, si ritroverà il piacere di uscire di casa, di stare insieme, di incontrare l’altro. Il razzismo sarà sconfitto dall’amicizia (e quando è il caso anche dall’amore) promossa da precise politiche volte a favorire l’incontro fra le culture.

Le esperienze virtuose -dopo innumerevoli e conclamati successi- verranno prese a modello per tracciare le politiche nazionali, finalmente improntate su una sana ricerca della felicità, più che sulla assurdità della crescita illimitata del PIL.

L’occupazione ripartirà fondata su base più solide, libera dalle fluttuazioni e dalle speculazioni della finanza e più concretamente incentrata sull’economia reale, sull’energia verde, sugli scambi locali, sulla solidarietà. Una solidarietà che andrà anche oltre le frontiere affrontando le sfide globali della fame, della sete, dell’analfabetismo, del lavoro minorile, con la necessaria efficacia.

Ho sognato che la stragrande maggioranza degli italiani -gente onesta che si alza la mattina per andare a lavorare, fa la fila in posta, rispetta il rosso al semaforo- troverà nel “Partito del buonsenso e dell’onestà” il proprio riferimento naturale alle elezioni, e milioni di cittadini che avevano abbandonato il voto perché esasperati e delusi, ritorneranno alle urne non dovendo più scegliere il “meno peggio”, ma potendo finalmente scegliere il “meglio”!

E così alle elezioni sarà un vero trionfo e la gente tornerà a sorridere, libera da quel velo grigio che impedisce oggi di guardare al futuro con speranza e serenità.

Le divisioni ideologiche presto saranno dimenticate e i nostri nipoti un giorno non riusciranno a capire, studiando la storia sui libri di testo, come noi abbiamo potuto impiegare tanto tempo prima di renderci conto di avere la forza necessaria e le capacità sufficienti per realizzare questa rivoluzione pacifica, prima di divenire consapevoli che questo sogno poteva davvero divenire realtà.