venerdì 26 marzo 2010

DECIMO CONSIGLIO

Nel corso del Consiglio di lunedì 22 marzo come gruppo MENTELOCALE abbiamo presentato due mozioni. La prima riguardava la proposta di istituire una commissione, un consiglio comunale aperto e un percorso partecipativo sulla gestione dei rifiuti e sulla raccolta differenziata. In tanti ci stiamo accorgendo che l’e-gate è un sistema che presenta più di una criticità. Ma non la maggioranza che regna a San Giovanni per la quale tutto va sempre bene. Infatti, la nostra mozione è stata respinta.

La seconda mozione riguardava il censimento degli appartamenti sfitti e dei capannoni non utilizzati. Anche questa è stata respinta. Perché avere paura di questi elementi conoscitivi? Perché forse possono favorire un ripensamento della futura cementificazione di San Giovanni (compartone + P.S.C.)? Per non sbagliare, conviene non cambiare e continuare come sempre? Ma conviene a chi? Al voto contrario della maggioranza si è associato anche l’unico consigliere del centrodestra presente.

MENTELOCALE ha poi votato contro la proposta di gestione e di commercializzazione di un servizio wireless da parte della S.I.S.. Abbiamo fatto presente che non è corretto che una società a capitale interamente pubblico commercializzi un servizio avvalendosi attraverso la società S.I. SOLE s.r.l. di soggetti privati per la gestione del servizio come la cooperativa sociale Nel Blu di Cattolica e di altre imprese senza una gara né un percorso trasparente. Tra l’altro le tariffe che si intendono applicare non si differenziano da quelle che offre il mercato. Perché dunque realizzare a San Giovanni, dove l’adsl e la banda larga sono praticamente ovunque presenti, un servizio alle stesse condizioni dei privati utilizzando infrastrutture pubbliche come il torrino piezometrico di Montalbano che il Comune concedere a S.I.S. gratis per 9 anni, con la possibilità di proroga per altri 9 anni? Dov’è l’utilità per il Comune e soprattutto come è stato tutelato l’interesse pubblico? Perché incentivare forme privatistiche che approfittano dei vantaggi offerto dal pubblico smarrendo nei meandri del mercato però la finalità istituzionale del pubblico? L’amministrazione, che si era ben guardata dall’esporre le modalità di fornitura e gestione del servizio, sul punto non ha replicato. Piuttosto che favorire un servizio che agisce come un privato, per superare il divario digitale sarebbe istituzionalmente più appropriato realizzare un progetto che fornisca una possibilità di accesso gratuito ad internet.

Abbiamo votato anche contro la proposta di convenzione con i Comuni di Riccione, Cattolica, Misano Adriatico, Montecolombo, Montescudo, Morciano di Romagna e San Clemente per il progetto per i giovani “Incursioni urbane”. Il segmento di azione che si svolge a San Giovanni infatti è ancora una volta affidato ad Alternoteca e al Teatro dei Cinquequattrini. Crediamo che queste associazioni 'abbiano già avuto' e che sia invece opportuno fare emergere nuove realtà se davvero si vuole “fare esplodere” la creatività giovanile. I monopoli e le rendite di posizione non servono a nessuno.

È stata poi approvata (con l’astensione di MENTELOCALE) la variante per dare la possibilità ai lotti B4 della zona artigianale di realizzare anche spazi per studi professionali e piccoli uffici in genere. Nel Consiglio del 16 ottobre 2009 questo provvedimento era stato adottato solo per un lotto B4 di un privato. Avevamo chiesto in quell'occasione all’Assessore Morelli di estendere questa facoltà ad altri soggetti per equità, ma naturalmente la nostra proposta non era stata accolta. Ora invece anche la Provincia ha osservato che sarebbe stato opportuno estendere tale variante a tutti i lotti B4 della zona artigianale per un principio di perequazione urbanistica previsto dalla L.R. 20/2000. I nostri sono così ritornati sui loro frettolosi passi ed hanno accolto l’osservazione provinciale. Sarebbe bene che anche le osservazioni della provincia sul compartone venissero ponderate con più attenzione e rispetto.

Sulla proposta di modifica al Regolamento comunale per l’ammissione al centro estivo per minori in età 3 – 6 anni abbiamo votato contro. In pratica si è inserito una priorità tra residenti sulla base della frequenza o meno della Scuola materna dell'Istituto comprensivo. Per cui un bambino che durante l’anno frequenta la scuola materna paritaria o non frequenta la scuola materna non può avere la stessa facoltà di accesso al centro estivo degli altri bambini residenti che frequentano la scuola materna dell’Istituto comprensivo. Ci sembra una roba fuori dal mondo e determinata non dal buon senso ma solo da contingenti necessità. Infatti durante la discussione è emerso che oltre 70 domande di ammissione al centro estivo sono già state presentate. I posti disponibili sono poco più di 50. Non è ammissibile che le regole vengano cambiate in corsa. Cosa dovrebbe pensare chi avrebbe potuto accedere al centro estivo sulla base del vecchio Regolamento?

Infine, MENTELOCALE ha votato a favore dell’istituzione del mercato agricolo settimanale dei piccoli produttori locali e del territorio provinciale. Nonostante varie perplessità sul disciplinare e sulla convenzione da stipulare con le associazioni di categoria, crediamo sia giusto sostenere la finalità del mercato agricolo di promuovere i prodotti locali di quaità a prezzi contenuti, soprattutto in questa prima fase sperimentale. Abbiamo fatto notare che le modalità di gestione e di controllo del mercato sono piuttosto macchinose e rigide. Il Comune sarebbe il titolare del controllo, ma si è istituito anche un tavolo di controllo con rappresentanti sindacali che dovrebbe pubblicare un report mensile sulla trasparenza dei prezzi. È stato poi anche istituito un comitato di gestione con le associazioni di categoria che dovrà adottare un ulteriore regolamento sulla base del disciplinare … Insomma, per un eccesso di regole si rischia di far fallire il mercato prima che si radichi con la sua credibilità nelle abitudini di consumo dei cittadini. Occorre utilizzare buon senso nell’applicazione di regole minuziosissime, forse scritte anche con l'intento di non dare fastidio ai commercianti. Crediamo però che il mondo del commercio di San Giovanni dovrebbe essere molto più preoccupato del centro commerciale del compartone e di quello che nascerà tra poco a Morciano nell’area ex Ghigi che di un mercato settimanale al quale parteciperà al massimo una decina di agricoltori! Il mercato agricolo si svolgerà tutti i lunedì mattina. Si parte il 19 aprile, dalle ore 7 alle ore 14, in Piazza Silvagni, sino al 31 dicembre 2010.

Infine, nel corso del consiglio è stata approvata anche una modifica merceologica al Regolamento della Fiera “La Notte delle Streghe”. Da quest’anno si potranno vendere anche abbigliamento etnico ed accessori di abbigliamento. Al di là di questi dettagli, speriamo che i costi per gli spettacoli della Notte delle Streghe vengano almeno ridimensionati. Lo scorso anno si è speso solo per gli spettacoli 80.000,00 euro. La Fiera è costata complessivamente oltre 120.000,00 euro. Importi di questo tipo quest’anno sarebbero davvero fuori luogo. Abbiamo così proposto di risparmiare sugli spettacoli e di integrare invece le risorse per la spesa sociale.

giovedì 18 marzo 2010

LETTERA APERTA A BIANCHI

Gentile Sindaco,

leggiamo con stupore a pag. 8 dell’ultimo numero di San Giovanni Notizie l’articolo intitolato “Il Caso. Un episodio da cancellare” nel quale è contenuta una ricostruzione singolare delle ragioni di quanto accaduto al termine della seduta consiliare del 27 novembre 2009.

Secondo l’autore dell’articolo i cittadini coinvolti farebbero parte del gruppo MENTELOCALE del quale, con il loro comportamento, avrebbero svelato il vero intendimento nella lotta politica: “La finalità non è quella di sedere ai banchi dell’opposizione per collaborare in maniera costruttiva al governo della città ma quella di essere un’opposizione di sbarramento, ostruzionismo, madre di fraintendimenti e millantatrice di cose inesatte”.

Riteniamo che questo attacco a MENTELOCALE sia particolarmente grave perché avviene nel contesto di una pubblicazione informativa di servizio come San Giovanni Notizie, pagata con i soldi di tutti i cittadini, e non su di un foglio di partito, non dando tra l’altro alla controparte la possibilità di replicare e di dare la propria versione dei fatti. Inoltre, tale attacco rivela la sua natura puramente strumentale in quanto avviene a distanza di oltre tre mesi dagli eventi reiterando, a probabile scopo intimidatorio, minacce di provvedimenti e denunce.

Visto, come è noto, che tra i cittadini coinvolti ci sono persone vicine al nostro Consigliere comunale, ci viene a questo punto il sospetto che il protrarsi di questa ‘melina’ sia determinata dall’intento di qualche componente dell’amministrazione di condurre la propria battaglia politica con armi non convenzionali, creando impropriamente un corto circuito tra rapporti di parentela e vita politica per danneggiare MENTELOCALE, in mancanza di altre convincenti argomentazioni.

Pertanto Sindaco ti invitiamo, a salvaguardia dell’onorabilità del nostro movimento che alle ultime elezioni amministrative è stato scelto da 755 cittadini marignanesi, a pubblicare nel prossimo numero di San Giovanni Notizie una rettifica di quanto affermato nell’articolo a proposito di MENTELOCALE.

Non crediamo che la politica possa ridursi a carta bollata. Anche le recenti vicende nazionali ci dicono che quando questo accade il processo di imbarbarimento è già compiuto. Per quanto ci riguarda, proseguiremo dunque tranquillamente nella nostra opera di critica e di proposta politica senza farci intimidire.

Cordiali saluti.

Gruppo MENTELOCALE

***

Approfittiamo per portarvi a conoscenza che oltre a ciò che è riportato nella lettera MENTELOCALE risponde ai cittadini anche con i fatti:
Ci accusano di essere :
- un’opposizione di sbarramento- Abbiamo organizzato nello scorso mese di Febbraio insieme all'Amministrazione l'incontro "URBANISTICA e SALVAGUARDIA DEL TERRITORIO: ESPERIENZE A CONFRONTO" in cui siamo riusciti ad invitare un ospite illustre con esperienze molto diverse dalle nostre;

- un'opposizione di ostruzionismo- Abbiamo presentato una proposta, senza ledere i diritti edificatori del privato, per una delocalizzazione del compartone sull'intero territorio comunale (vedi anche
articolo di MENTELOCALE sull'ultimo San Giovanni Notizie);

- un'opposizione madre di fraintendimenti- Studiamo le cose. Sull'ultimo bilancio siamo stati l'unica forza di Opposizione che ha presentato emendamenti concreti e fattibili;

- Millantatrice di cose inesatte- abbiamo formulato un documento assieme ad altre forze di opposizione dei comuni di Santarcangelo, Cattolica e Morciano, sulla gestione dei rifiuti in particolare sull'introduzione dell'e-gate;

Ancora, per pungolare l'amministrazione sulle cose che interessano la comunità abbiamo presentato dall'inizio della legislatura 8 mozioni e 15 interrogazioni, nell'ultima riunione della commissione elettorale abbiamo cercato, in parte riuscendoci, a scardinare quel meccanismo che voleva che venissero chiamate sempre le solite persone a fare lo scrutatore, abbiamo partecipato alle riunione della Commissione sul Compartone e Psc assiduamente in 3 o 4 persone.....

L'Amministrazione, purtroppo non era abituata ad una opposizione limpida, ferma, e a volte fastidiosa e per tutta risposta cerca di delegittimarla; questo è normale e a noi non può fare che piacere, segno che stiamo svolgendo bene il nostro compito.

domenica 14 marzo 2010

SECONDA RIUNIONE COMMISSIONE PALAZZO CORBUCCI

Venerdì 12 marzo si è svolta la seconda riunione della commissione su Palazzo Corbucci.

L’arch. Diego Coli, invitato dalla commissione in qualità di tecnico che ha eseguito la progettazione per gli allora proprietari privati dell’edificio, ha illustrato alcune tavole di progetto e gli intendimenti della committenza privata.

In pratica, al piano terra, nell’ala verso il Ventena, si intendeva realizzare un bar, locale di piccola ristorazione, mentre nel lato verso via Rainerio Fabbro si intendeva realizzare un ristorante, oltre a vari negozi nell’atrio di ingresso, trasformato in galleria commerciale, mettendo in contatto via XX settembre con via Rainerio Fabbro. Nei piani superiori si intendevano realizzare invece 12, 13 appartamenti. La superficie del Palazzo si aggira sui 1200 mq.

L’idea di speculazione a fini commerciali alla base di questo progetto sembra molto evidente. Non si è però capito bene cosa ne pensi l’amministrazione e la società Porta della Valconca s.r.l.. Sembra che l’amministrazione abbia rinunciato all’idea di realizzare i 12, 13 appartamenti ai piani superiori, ma non è per nulla sicuro che il progetto di commercializzazione del piano terra sia stato accantonato.

Come MENTELOCALE abbiamo ribadito la proposta di realizzare un laboratorio di urbanistica partecipata per ascoltare idee ed aspirazioni dei cittadini marignanesi, costruendo un’ipotesi condivisa per l’utilizzo (che auspichiamo pubblico) di Palazzo Corbucci. In questo percorso, abbiamo proposto di coinvolgere anche artisti e creativi del paese con il compito di fornire delle rappresentazioni del Palazzo che ne facilitino la restituzione a tutto il paese, immaginando possibili scenari di fruizione.

Inoltre, non comprendiamo perché l’amministratore della società, Gianfranco Cenci, non partecipi alle riunioni della commissione. Il suo punto di vista sarebbe importante anche per capire come ci si intende muovere da un punto di vista finanziario. In una lettera al sindaco dello scorso 12 gennaio, Cenci chiedeva risorse per “qualche centinaia di migliaia di Euro” per provvedere alla non più procrastinabile messa in sicurezza di Palazzo Corbucci, visto che “la società non dispone di risorse finanziarie”. Come è noto, nell’elenco annuale 2010 dei lavori pubblici sono stati stanziati € 75.000,00 per la manutenzione di Palazzo Corbucci. Nel corso della riunione è però emerso che l’importo previsto per i lavori di recupero del tetto ammontano a € 400.000,00. Dunque, come si procurerà la Porta della Valconca s.r.l., cioè il Comune, i restanti denari necessari? Accendendo l’ennesimo mutuo? Occorre, probabilmente, un ripensamento sugli € 800.000,00 destinati inspiegabilmente (vista questa urgenza) alla realizzazione del quinto stralcio degli insediamenti malatestiani.

Nel corso della riunione è stato distribuito un breve testo di argomento storico su Palazzo Corbucci di Angelo Chiaretti e Francesco Raimondi. Gli autori citano atti di compravendita, conservati nell’Archivio di Stato di Rimini, nei quali si fa riferimento al Palazzo a partire dalla seconda metà del 1300 (dal 1385 per l’esattezza) come luogo di residenza e frequentazione dei Malatesta. L’importanza culturale dell’edificio è dunque straordinaria per la storia di San Giovanni e del territorio circostante… non sembra dunque una buona idea quella di una destinazione prevalentemente commerciale e di un’ipotesi di recupero ‘sparagnina’ che ipotizza addirittura la demolizione di parte dei soffitti affrescati dei piani superiori, risalenti all'ottocento, perché sarebbe costoso rispettare le tecniche costruttive tradizionali presenti...

Occorre inserire invece Palazzo Corbucci in un contesto più ampio, anche per cominciare a ricercare seriamente fondi pubblici per la ristrutturazione e confrontarsi con le buone pratiche di recupero di edifici a destinazione culturale realizzati di recente in altre località.

È stato infine fissato un sopralluogo della commissione presso Palazzo Corbucci per sabato 20 marzo alle ore 10.30.

giovedì 11 marzo 2010

IL DOPPIO COMPARTONE

In attesa che l'Assessore Morelli tiri le fila del lavoro della Commissione e fissi l'incontro con lo staff tecnico della provincia per avere chiarimenti sulle osservazioni sul compartone, MENTELOCALE fa una proposta per ripensare il compartone all'interno del P.S.C. e fare un censimento degli appartamenti sfitti e dei capannoni vuoti.


Il 28 dicembre 2009 si è insediata la Commissione di lavoro sul compartone ed il nuovo piano strutturale comunale (PSC). Sin da subito si è capito che non ha senso parlare di compartone senza parlare di nuovo PSC. Il compartone (18 ettari, 500 appartamenti, 1500 nuovi abitanti) è una previsione non attuata del vecchio Piano Regolatore Generale. Con il PSC l’amministrazione intende realizzare, tra vecchie e nuove previsioni, almeno 969 appartamenti (compartone compreso). Nei prossimi quindici anni si prevede a San Giovanni in Marignano un aumento di oltre 3.000 nuovi abitanti. In pratica, un compartone nei pressi del centro del paese ed un altro “compartone diffuso” nel capoluogo e nelle frazioni.


Come gruppo MENTELOCALE riteniamo che ci siano alternative sostenibili all’illimitata espansione edilizia ed alla cementificazione del territorio. Per questo ci opponiamo al compartone, un insediamento sovradimensionato rispetto alle reali esigenze abitative dei cittadini marignanesi (si prevede che i due terzi degli abitanti vengano da fuori Comune) e con impatti devastanti sull’ambiente, sul traffico e sui servizi, come le scuole, che richiederanno grandi investimenti pubblici per essere adeguate, oltre che sul tessuto commerciale del paese (con il previsto centro commerciale).


L’amministrazione ha sempre rifiutato di mettere in discussione i diritti edificatori del privato proprietario dei terreni del compartone. Ma il fatto che il privato abbia maturato dei diritti edificatori, non significa che l’amministrazione non possa ripensarne il dimensionamento e la distribuzione sul territorio. La stessa Provincia di Rimini, nelle sue osservazioni al compartone, ha sempre chiesto al Comune di San Giovanni di ridimensionare il compartone ripensandolo all’interno del PSC.


Crediamo che la soluzione più ragionevole per raggiungere questi obiettivi e rispettare il principio del risparmio di suolo consista nel 1) prendere i 524 appartamenti previsti nel vecchio PRG e non realizzati come base per la futura pianificazione del PSC, senza prevedere ulteriori nuovi appartamenti; 2) ridistribuire sul territorio la maggior parte degli appartamenti e della superficie commerciale prevista nel compartone, attraverso accordi perequativi. Si potrebbe così superare il problema dell’eccessivo carico urbanistico del compartone e ci si garantirebbe la possibilità di rispondere alle eventuali esigenze di sviluppo futuro delle varie zone del paese, frazioni comprese, senza intaccare i diritti del privato.


Inoltre, proponiamo all’amministrazione di effettuare un censimento preliminare degli appartamenti e dei capannoni sfitti e non utilizzati. Questi dati sono essenziali per decidere consapevolmente sullo sviluppo di San Giovanni dei prossimi anni. Occorre impostare il nuovo PSC sul recupero e sulla riqualificazione energetica del patrimonio edilizio esistente (soprattutto quello costruito tra gli anni cinquanta e gli anni settanta, ormai obsoleto), mettendo al centro la qualità della vita ed il benessere dei cittadini di oggi e di domani, come suggeriscono le nuove tendenze urbanistiche.


Ben 1126 marignanesi hanno firmato contro la realizzazione del compartone. È opportuno che l’amministrazione, ed in particolare l'assessore Morelli, non chiudano frettolosamente la questione, ma cerchino soluzioni concrete per ridurre realmente il dimensionamento del compartone, se intendono rendere credibile e condivisa da tutto il paese ogni futura azione di gestione del territorio.

lunedì 8 marzo 2010

PORTA A PORTA / E-GATE A CONFRONTO

Il Movimento provinciale MENO RIFIUTI, composto dalla lista civica MENTELOCALE, dall'Associazione Una Mano per Santarcangelo, dalla Coalizione Arcobaleno di Cattolica e dal Comitato Morciano in Comune, ha presentato lo scorso venerdì mattina a Rimini il documento "Porta a Porta ed E-Gate a confronto". La stampa locale ha dato ampio spazio alla conferenza che ha prodotto un interessante dibattito a livello provinciale (cfr. Corriere e Voce del 6 marzo, Voce di oggi). E' importante che la questione della raccolta differenziata diventi un tema di discussione pubblica e un ambito aperto alla partecipazione informata dei cittadini.



Tutti produciamo rifiuti. Per questo la gestione dei rifiuti è un tema che ci riguarda tutti, ad ogni livello. Per l’impatto che ha sullo sviluppo del territorio e sugli stili di vita dei cittadini.
La normativa europea (Direttiva Europea 75/442/CEE) e quella nazionale (Legge Ronchi del 1997) ci ricordano che nella gestione dei rifiuti è innanzitutto importante attivare politiche di riduzione dei rifiuti, favorendo il recupero mediante riciclo, reimpiego e riutilizzo.
Non esistono i rifiuti. Esistono scarti che possiamo imparare a differenziare e riutilizzare per ridurre la quantità di materiale “da buttare”!
Il sistema “Porta a Porta” (PaP), a differenza del sistema E-Gate, si basa sulla responsabilizzazione del cittadino, incentivato a diminuire la produzione dei rifiuti e a migliorare la quantità e qualità del materiale differenziato.
Il sistema E-Gate, invece, rende più difficile la “raccolta” del rifiuto indifferenziato, ma non diminuisce la sua “produzione”.
Il Pap rende possibile per il Comune maggiori introiti dal conferimento di materiali differenziati di qualità ai consorzi di riciclo e permette una riduzione della tassa per i cittadini che differenziano di più. Meno rifiuti smaltiti in discarica o attraverso l’inceneritore significano una diminuzione dei costi e una riduzione dell’inquinamento atmosferico.
Per conferire il rifiuto indifferenziato con l’E-Gate serve una chiavetta elettronica per aprire il cassonetto, che è difficilmente accessibile dalle persone diversamente abili in carrozzella. I cassonetti della differenziata (carta, vetro, plastica, organico) nel sistema E-Gate rimangono aperti. Nulla vieta che in essi possa venire gettato del rifiuto indifferenziato. Il Pap, invece, consente un maggior controllo sul comportamento del cittadino, oltre a garantire un maggior decoro urbano e maggiori parcheggi attraverso l’eliminazione dei cassonetti dalla strada.
Con il Pap la raccolta dei rifiuti avviene con cadenza periodica direttamente presso l’abitazione del cittadino. Il conferimento del rifiuto con l’E-Gate è invece macchinoso e problematico. In caso di smarrimento della chiave elettronica, occorre pagare il duplicato e recarsi presso gli uffici del gestore a Rimini.
L’A.T.O. della Provincia di Rimini – composta dai sindaci dei 20 Comuni - ha deciso unilateralmente l’adozione dell’E-Gate senza rendere trasparenti le ragioni delle proprie scelte ai cittadini e di fatto escludendo i consigli comunali dal percorso decisionale. Si dice che il PaP sarebbe più costoso. Ma gli investimenti iniziali per il PaP, necessari per cambiare sistema, sono compensati dai maggiori introiti derivanti dal riciclo di scarti di qualità. In realtà i costi di attivazione dell’E-Gate sono ingenti ed ammontano ad oltre 10 milioni di euro nel periodo 2009-2012.
È necessario rendere pubblici i criteri che sono alla base della scelta dell’E-Gate. Occorre comprendere come il gestore certificherà i pesi del materiale differenziato raccolto. Dove va a finire il rifiuto differenziato? Quante tonnellate di rifiuto differenziato sono state conferite ai consorzi di riciclo negli ultimi anni? Che fine fa il restante materiale che finisce nei cassonetti del differenziato ma non venduto ai consorzi di riciclo?
Serve una nuova stagione di trasparenza sulla gestione dei rifiuti che renda chiaro a tutta la comunità provinciale quali siano i benefici reali del sistema adottato per l’ambiente e per la qualità di vita delle persone. Urge una riflessione supplementare sulle alternative possibili. Nel marzo 2012 scade infatti il contratto con l’attuale gestore. Occorre che tutti i Comuni si presentino a questo importante appuntamento approfondendo le numerose esperienze virtuose di raccolta differenziata con il sistema ”Porta a Porta” attive da anni in tutta Italia e nella nostra Regione con risultati percentuali superiori al 70%.

sabato 6 marzo 2010

ELENCO SCRUTATORI REGIONALI 2010

E' stato approvato oggi l'elenco degli scrutatori per le elezioni regionali 2010. Come MENTELOCALE abbiamo posto subito la questione della rotazione delle persone e del coinvolgimento dei giovani. Al di là della scarsa disponibilità al confronto e alla messa in discussione dei metodi del passato, i risultati testimoniano comunque un lieve cambiamento di tendenza.
Partivamo dalla situazione per cui 27 persone nelle ultime tre tornate elettorali avevano occupato più volte 67 posti sugli 88 disponibili. Con l'elenco approvato, le persone che hanno già fatto di recente più volte lo scrutatore sono scese a 13, mentre 13 sono invece le persone nuove che non hanno fatto mai lo scrutatore o comunque non nelle ultime tre elezioni e 6 sono le persone che lo hanno fatto una volta nelle ultime 3 elezioni. Insomma, si è cercato di introdurre - con non poche resistenze e non solo da parte della maggioranza - il principio di una maggiore rotazione degli scrutatori.
Per quanto riguarda l'età degli scrutatori, si è cercato di inserire giovani che non avevano mai fatto questa esperienza. Ecco i risultati: 1 scrutatore è della classe '90, 12 della classe '80 (e 6 di questi non avevano mai fatto lo scutatore), 11 della classe '70 (e anche qui 6 persone non avevano mai fatto prima questa esperienza), 6 della classe '60 (di cui 1 new entry), 1 della classe '50 e 1 della classe '40.
Siamo convinti che si poteva fare di più e dimostrare maggiore coraggio nel favorire l'inserimento di persone nuove, soprattutto se si considera che ben 22 persone nate negli anni '80 e 75 persone della classe '70, iscritte nell'albo, non sono mai state chiamate nelle ultime tornate. Si poteva inoltre evitare il coinvolgimento di consiglieri comunali di maggioranza nelle operazioni elettorali, cosa che le regole non impediscono, ma che non sembra il massimo dell'opportunità. In fondo i partiti hanno già i propri rappresentanti di lista. Come forza di minoranza diciamo che ad oggi quello ottenuto può essere valutato come un compromesso dignitoso, anche se non pienamente soddisfacente.
Si è cercato di rispettare il criterio della rotazione anche per quanto riguarda l'elenco degli scrutatori supplenti. Per il futuro, auspichiamo che tra ottobre e novembre di ogni anno venga maggiormente pubblicizzata - specie tra i giovani - l'opportunità di iscriversi all'albo degli scrutatori e che per le prossime elezioni - se le regole restano queste - venga svolta in anticipo una riflessione sulle modalità per coinvolgere persone nuove. La partecipazione deve essere garantita in maniera trasparente ed imparziale a tutti i cittadini iscritti nell'albo, anche a quelli che non possono contare su di una segnalazione da parte di un partito per fare gli scrutatori.

giovedì 4 marzo 2010

COMMISSIONE ELETTORALE

E' convocata per sabato alle ore 12,30, presso l'ufficio elettorale, la commissione elettorale comunale per la nomina degli scrutatori per le prossime elezione regionali del 28 e 29 marzo.
La commissione è composta da tre rappresentanti della maggioranza (compreso il sindaco) e dal componente di minoranza di MENTELOCALE.
Si tratta di scegliere 32 scrutatori titolari + 32 scrutatori supplenti dall'albo degli scrutatori composto da 240 cittadini marignanesi.
Nelle ultime tre tornate elettorali hanno fatto gli scrutatori in prevalenza sempre le stesse persone: infatti su 88 posti disponibili negli ultimi 3 anni, ben 67 sono stati assegnati alle stesse persone per almeno 2 o 3 volte.
Riteniamo importante che si stabiliscano dei criteri di buonsenso per la scelta e la nomina degli scrutatori che garantiscano soprattuto una maggiore rotazione e favoriscano le persone più giovani per le quali questa esperienza può essere interessante come primo momento di partecipazione ai destini della vita pubblica del paese.
In un momento di confusione e di smarrimento civico come l'attuale, è importante dare segnali di trasparenza e di imparzialità cominciando proprio dalla quotidiana vita amministrativa delle comunità locali.
Le sedute della commissione sono pubbliche.

lunedì 1 marzo 2010

COMMISSIONE PALAZZO CORBUCCI

Giovedì 25 febbraio, alle ore 18,30, c’è stata la prima riunione della commissione di studio su Palazzo Corbucci.

Nel corso dell’incontro è stato distribuito del materiale relativo alle ultime vicende di Palazzo Corbucci da cui risulta che l’amministrazione sembra intenzionata a dare in mano il complesso a un privato sia per la ristrutturazione che per la gestione.

MENTELOCALE ha espresso delle perplessità in quanto non è impossibile pianificare il recupero del Palazzo impiegando risorse pubbliche se solo per il quinto stralcio degli insediamenti malatestiani si ritiene di potere impiegare ben euro 800.000,00. Un edificio così importante per San Giovanni è vissuto dai marignanesi come un corpo estraneo. Per questo è altrettanto importante del recupero fisico dell’edificio lavorare sulla ricostruzione del senso di Palazzo Corbucci per il paese.

Per questo è strategico pensare ad un laboratorio di urbanistica partecipata per condividere il percorso di recupero con tutti i cittadini. Cosa può essere Palazzo Corbucci per San Giovanni? L’interesse pubblico del recupero è davvero salvaguardato se si realizza un ristorante, qualche appartamento, qualche negozio lasciando al pubblico delle sale di rappresentanza?

Al contrario Palazzo Corbucci – come struttura recuperata e gestita prevalentemente dal pubblico - può costituire un’occasione culturale per la rigenerazione sociale del centro storico e per la promozione di San Giovanni in tutto il circondario. È comunque certo che occorre subito intervenire - con risorse adeguate - per salvaguardare il palazzo e i suoi preziosi soffitti affrescati da pericolose infiltrazioni d’acqua.

In questo momento, non è opportuno dare per scontato la destinazione dell’edificio, se davvero si vuole fare una commissione. Anzi, bisogna esaminare bene tutte le possibilità, mettendo anche in discussione la scelta di continuare a gestire il palazzo attraverso la società Porta della Valconca s.r.l. . Bisogna avere la pazienza e l’umiltà di andare a scovare le pratiche migliori - vicine e lontane - prima di prendere decisioni affrettate e potenzialmente dannose.

Come primo passo nel lungo percorso di conoscenza dello stato dell’edificio, è stato proposto di incontrare nel prossimo incontro l’arch. Coli che aveva preparato per gli originari proprietari del palazzo un progetto di recupero poi fatto proprio dalla Porta della Valconca s.r.l. .

Le sedute della Commissione sono pubbliche. Il prossimo incontro dovrebbe tenersi mercoledì 3 marzo.